3 febbraio

Lo Chef consiglia …

Un primo piatto del LAZIO è la pasta con olive e zucca …

Ingredienti

  • 150 g di zucca già sbucciata
  • 1 scalogno
  • 1 rametto di rosmarino
  • 4 olive nere snocciolate
  • 1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
  • brodo vegetale
  • 50 g di pancetta affumicata
  • 100 ml di vino bianco secco
  • pepe nero macinato
  • 150 g di passata di pomodoro
  • sale
  • 160 g di pasta

Preparazione
Tagliare a piccoli pezzetti la zucca.

In una padella, far scaldare l’olio, lo scalogno e lasciarlo dorare per qualche minuto, aggiungendo due cucchiai di brodo.
Unire la pancetta, sfumandola con il vino e aggiungere il rosmarino tritato e una manciata di pepe.

Aggiungere la zucca e lasciar cuocere per 5 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno.

A questo punto, versare la passata di pomodoro e cuocere per 20 minuti a fiamma media, coperto, mescolando di tanto in tanto. Se il sugo tende ad asciugare troppo aggiungere qualche cucchiaio di brodo vegetale. Se invece è troppo morbido scoperchiare durante la cottura.
Regolare di sale e aggiungere le olive.

Lessare la pasta in abbondante acqua salata e, poco prima di scolarla, aggiungere un cucchiaio di acqua di cottura nella padella con il sugo amalgamando accuratamente.

Accendere il fuoco sotto la padella del condimento e saltarvi la pasta scolata per qualche minuto, girando di frequente.

Servire immediatamente.

A proposito di …

Famosa a livello nazionale è la porchetta di Ariccia, nel LAZIO …

Ad Ariccia, l’antica nobiltà dei Romani, trascorreva la stagione estiva, dedicandosi alla caccia e si ritiene che la preparazione della porchetta sia cominciata da allora.

La porchetta proviene da suini di sesso femminile poiché hanno una carne più magra e saporita. La croccantezza della crosta è una delle sue principali caratteristiche, unita alla carne insaporita con rosmarino, pepe e aglio.

Fin dagli anni ‘50, i porchettari ne hanno fatto un lavoro: non è raro trovare per la strada infatti, delle bancarelle che vendono la porchetta, servita nel pane.

Andiamo a …

Visitiamo FONDI, città del LAZIO …

La città di Fondi è un grande comune della Provincia di Latina, situata in un luogo molto ricco d’acqua che favorisce una ricca agricoltura. Fino a qualche tempo fa si praticava la piantagione di agrumi ma di recente si è preferito dedicarsi alla produzione di ortaggi di serra e di varia frutta. In città vi è poi un grande centro di distribuzione di prodotti alimentari all’ingrosso. Gli abitanti antichi del luogo erano gli Aurunci e in seguito i Volsci, poi nel 338 a.C. arriva il dominio dei Romani e la città nel 188 a.C. riceve il diritto pieno di cittadinanza. In epoca romana Fondi ha un ruolo importante perché si trova lungo la famosa Via Appia. Nel Medioevo la città fa parte della Contea di Gaeta e poi passa sotto il controllo dei Caetani e dei Colonna, quando vive un periodo di grande splendore. Nel Seicento però inizia un periodo di decadenza dal quale non si risolleva. I luoghi di interesse artistico sono il Duomo di San Pietro, il Palazzo del Principe e il Castello Baronale.

Visitiamo …

Nel LAZIO possiamo visitare il Parco dell’antichissima città di Sutri …

Appena 7 ettari di estensione, è un parco davvero unico nel panorama delle Aree Protette non soltanto del Lazio. Si trova tra i Monti Cimini, la conca del lago di Vico e la piana di Viterbo. L’Area Protetta si sviluppa principalmente su di una collina rocciosa che ha sulla cima Villa Savorelli con un bel parco e nel fondovalle un grande anfiteatro etrusco-romano, una necropoli e la Chiesa della Madonna del Parto.
La particolare tipologia dell’area archeologica, scavata interamente nella roccia della collina, la posizione dell’area protetta posta tra un centro abitato e una vasta area della campagna viterbese, rendono interessanti anche gli aspetti naturalistici. Infatti, nonostante la limitatezza della sua estensione, il parco comprende una certa varietà di ambienti, dalla macchia con leccio, orniello, e viburno nelle zone più calde a tratti di bosco con querce, aceri e castagno o di bosco “umido” con nocciolo, pioppo e salice.  L’area del Parco è popolata da istrici, volpi, cinghiali e faine, e vi è anche una buona presenza  di rapaci diurni (gheppi, sparvieri e poiane) e notturni (barbagianni, gufo comune, civetta) e di altre numerose specie di uccelli.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA