17 maggio

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 17 MAGGIO 1966 muore il regista di film molto popolari Raffaello Matarazzo …

Raffaello Matarazzo nasce a Roma il 17 agosto 1909, vive una fanciullezza difficile ma riesce a fare studi liceali e fin da giovane si interessa di cinema prima come giornalista e dopo qualche anno come regista. Inizia la sua attività cinematografica come autore di documentari e realizza il suo primo film nel 1933 con “Treno popolare” che va incontro ad un grande insuccesso, ma che anticipa alcune caratteristiche del successivo filone neorealista. Negli anni Trenta realizza diversi film tra i quali “Il serpente a sonagli” (1935), “Trappola d’amore” (1940) e “L’avventuriera del piano di sopra” (1941). Nel dopoguerra Matarazzo realizza molti film sentimentali che molti definiscono “popolari” e che in effetti mirano alla facile commozione. Essi trovano nella coppia Amedeo Nazzari e Yvonne Sanson gli interpreti ideali che suscitano l’entusiasmo del grande pubblico. Il “caso Matarazzo” consiste in questo: i suoi film trovano largo consenso tra il pubblico e ricevono le forti stroncature dalla critica. I suoi film più noti sono: “Catene” (1949), “Tormento” (1950), “I figli di nessuno” (1951) e “L’intrusa” (1955). Soltanto nei decenni successivi qualche critico cerca di esprimere giudizi meno severi sull’opera di Matarazzo. Egli muore a Roma il 17 maggio1966.

Il 17 MAGGIO 1890 va in scena la prima di “Cavalleria rusticana” di PIETRO MASCAGNI …

Il 17 maggio 1890 va in scena al Teatro Costanzi di Roma la prima dell’opera lirica “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, su libretto scritto da Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci. La vicenda deriva dalla nota novella di Giovanni Verga e l’opera suscita subito un grande entusiasmo. Essa è la prima opera di Mascagni ed è composta di un solo atto perché essa partecipa ad un concorso indetto dall’editore Sonzogno che richiede una composizione di un solo atto. Mascagni lavora alla composizione con difficoltà perché conosce il bando tardi e, risiedendo in quel periodo a Cerignola, deve comunicare a distanza con gli autori del libretto. Mascagni presenta l’opera l’ultimo giorno utile. Turiddu prima di partire soldato promette il suo amore a Lola, ma quando torna la trova sposata ad Alfio il carrettiere del paese. Per dispetto corteggia Santuzza ma dopo un po’ risente l’antico amore per Lola e riprende la relazione con lei. Santuzza in un drammatico colloquio chiede a Turiddu di restarle fedele, ma il giovane la respinge. Santuzza, per vendicarsi, incontra Alfio e gli rivela il tradimento della moglie. Alla festa del paese Turiddu offre da bere a tutti, ma Alfio rifiuta il vino e lo sfida duello.
L’opera si chiude con una paesana che urla che qualcuno ha ucciso Turiddu.

Da “Cavalleria rusticana” di PIETRO MASCAGNI proponiamo la romanza “Il cavallo scalpita” …

Il cavallo scalpita,
i sonagli squillano,
schiocca la frusta. E va!
Soffi il vento gelido,
cada l’acqua nevichi,
a me che cosa fa?
M’aspetta a casa Lola
che m’ama e mi consola,
ch’è tutta fedeltà.
Il cavallo scalpiti,
i sonagli squillino,
è Pasqua ed io son qua!

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA