5 febbraio

Lo Chef consiglia …

Il cous cous alla trapanese: una ricetta che ricorda l’influenza araba in SICILIA …

Ingredienti

  • 250 grammi di cous cous precotto
  • 1 kg di pesci da brodo (scorfani, dentici, triglie, orate, gamberi, ecc.)
  • olio
  • una noce di burro
  • 2 carote
  • 2 gambi di sedano
  • 2 cipolle
  • 1 spicchio d’aglio
  • un mazzetto di prezzemolo
  • una foglia di alloro
  • 4 pomodori maturi pelati tagliati a dadini
  • una bustina di zafferano
  • 50 grammi di mandorle tritate
  • Sale e pepe
  • Un pizzico di paprika
  • Peperoncino

Preparazione
Lavare i pesci, pulirli e privarli della testa. Mettere i resti dei pesci in una pentola, coprendoli con dell’acqua e aggiungendo il sedano, una cipolla tagliata e la foglia di alloro.
Cuocere e filtrare il brodo.

Tagliare i pesci a pezzi, soffriggerli con l’olio, l’altra cipolla tritata e il prezzemolo. Unire la salsa di pomodoro e la foglia di alloro.
Ricoprire con acqua, aggiustando di sale e pepe, aggiungere lo zafferano stemperato in poca acqua calda e le mandorle tritate.
Quando la salsa con il pesce sarà cotta, dovrà risultare sufficientemente addensata.

Portare ad ebollizione 250 ml del brodo di pesce preparato in precedenza, assieme a quattro cucchiai d’olio.
Togliere dal fuoco e aggiungere i granelli di cous cous, mescolando delicatamente con una forchetta e lasciargli assorbire il brodo.
Aggiungere quindi il burro e cuocere ancora, a fuoco moderato, per tre, quattro minuti mescolando costantemente con la forchetta.

Disporre il cous cous nei piatti e condirlo con abbondante salsa e il brodo di pesce.

A proposito di …

Il pesto alla trapanese, in SICILIA: uno stuzzicante condimento per la pasta …

Il pesto trapanese è un condimento tradizionale, originario di Trapani, con una storia molto antica: quando le navi genovesi, arrivate dall’Oriente, si fermavano nel porto della città siciliana, fecero conoscere il pesto ai suoi abitanti.
I marinai trapanesi lo elaborarono con i prodotti della loro terra, cioè il pomodoro e le mandorle e ottennero così il pesto alla trapanese.

La pasta che viene utilizzata con questo condimento sono gli gnoccoli, lunghi circa 15 centimetri, che li accompagna alla perfezione.

Andiamo a …

Visitiamo TRAPANI, città della SICILIA …

La città di Trapani è una delle province della Sicilia, situata nella zona occidentale dell’isola. Si trova sul mare e le sue attività si legano alle attività marinare. E’ ancora famosa per la sua produzione di sale, per la olivocoltura e la viticoltura, ma sfrutta bene le cave si marmo di Custonaci e cura anche una valida attività cantieristica. In epoca antica per lungo tempo rimane legata alla dominazione cartaginese e dopo la vittoria dei Romani passa sotto il dominio romano. Nel Medioevo vive sotto diverse dominazioni ma rimane sempre un porto molto importante per le attività commerciali soprattutto sotto gli Aragonesi e nel primo periodo della dominazione spagnola. Decade a partire dal Seicento anche a causa di carestie e pestilenze, ma oggi si fonda su una economia di discreto valore. Sono luoghi di grande interesse artistico la Chiesa del Collegio dei Gesuiti, la Cattedrale di San Lorenzo, Palazzo Cavarretta, Torre di Ligny, Castello di Terra e Bastione Sant’Anna.

Visitiamo …

In SICILIA, esploriamo il Parco Regionale dell’Alcantara …

Il parco fluviale dell’Alcantara è stato istituito nel 2001 e comprende quella parte di territorio delle province di Messina e di Catania che forma il bacino fluviale del fiume Alcantara sul  versante nord dell’Etna. Il territorio è stato modellato dallo scorrimento delle acque del fiume  che, attraversando un’imponente serie di colate laviche, hanno creato una serie di profonde gole, le Forre dell’Alcantara, dove in un succedersi di laghetti e di cascate, di acque freddissime, è possibile osservare le straordinarie forme che la lava di un colore nero profondo ha assunto consolidandosi. Un tempo la valle dell’Alcantara era coperta da boschi di platani, querce, roveri ed olmi. Oggi sopravvivono solo pochi platani mentre predomina la tipica macchia mediterranea con rari boschetti di quercia, distese di ginestre, oleandri e fichi d’india. Man mano che si scende di quota compaiono agrumeti e vigneti. Tra i fiori sono notevoli la rara peonia selvatica e le orchidee. La fauna della valle dell’Alcantara è assai varia. Tra gli uccelli ci sono il falco pellegrino, il gheppio e il lodolaio; lungo il fiume è presente il martin pescatore e alla foce ci sono colonie di aironi e di uccelli migratori.  Altri animali presenti sono la volpe, il gatto selvatico, la martora e   l’istrice.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA