5 febbraio

Leggiamo …

Da “La carrozza di rame” di CARLO SGORLON proponiamo un interessante brano …

Da “La carrozza di rame”:
L’aurora boreale

Il romanzo racconta la storia di una famiglia friulana dal 1885 al 1976. Alain il personaggio da cui comincia la vicenda dipinge la carrozza color rame per impressionare la promessa sposa nel giorno delle nozze, ma va incontro a sfortunati eventi. Arriva in ritardo al matrimonio su un cavallo rubato e dopo una sola notte di luna di miele fugge via dalla novella sposa con la sua carrozza che diventa simbolo di desiderio di avventura e di vita libera. Nel brano presentato si descrive il viaggio denso di misteriosi fatti nella notte prima del matrimonio che vede il protagonista subire i colpi di un destino avverso.

Vi furono tre segni infausti il giorno delle nozze di Alain. Il giovane si alzò prestissimo, nella frescura notturna e nel brillio intenso di stelle di una notte astronomica, perché Gallerio e Malvernis, il paese della sposa, erano separati da quattro buone ore di carrozza. Provava un’ansia bizzarra, una fretta di arrivare a Malvernis e di precipitarsi all’altare per pronunziare il suo sì, come temesse che, perdendo del tempo, avrebbe potuto cambiare parere. Spalancata la finestra vide sotto le Orse e la Stella Polare sciamare un vento luminoso, verde chiaro, come una cortina o un sipario agitati da una mano gigantesca. Cosa diavolo poteva essere? Solo più tardi, mentre frustava i cavalli lungo la strada solitaria, Alain fu percorso dal guizzo dell’intuizione. L’aurora boreale…Si sentì il sudore gelato per tutto il corpo, quasi che lo spolverino e l’abito nero da sposo gli fossero volati via come una foglia secca, e il vento gli accapponasse dai capelli alla punta dei piedi. “Via, via!” gridò ai cavalli, agitando in aria la frusta. L’immagine della sposa, Valentina, gli volava nel pensiero come una mosca dorata. Alcuni giorni prima, in un momento di entusiasmo, aveva messo mano al pennello e ridipinto la carrozza color rame. S’immaginava che effetto avrebbe prodotto il veicolo sfolgorante agli occhi della gente di Malvernis, e i denti gli brillavano in un sorriso di prematuro trionfo. Ma dopo poche miglia, sul fare dell’alba, venne avanti il secondo prodigio. I cavalli smisero di correre. Per un po’ andarono al passo, svogliati e inquieti, poi cominciarono a divincolarsi, a rovesciare la testa e a scalciare, come se i finimenti fossero diventati di ferro rovente. Infine si buttarono per terra, con i ventri biancastri rivolti verso il cielo, dove una larga falce di luna stava segando gli abeti sulla schiena di un monte lontano.

Biografia …

Il 5 FEBBRAIO 1973 CARLO SGORLON pubblica il romanzo “Il trono di legno” …

Carlo Sgorlon nasce a Casacco, vicino ad Udine, il 26 luglio 1930, vive con la sua famiglia in campagna e fa studi irregolari. Nel 1948 si iscrive alla facoltà di Lettere della Normale di Pisa dove si laurea con una tesi su Franz Kafka. Si reca in Germania per la specializzazione e ritornato in Italia comincia la sua attività di insegnante di Italiano nelle Scuole Superiori che mantiene fino alla fine della carriera. Nel 1960 inizia la sua produzione letteraria con il romanzo “Il vento nel vigneto” al quale seguono numerose altre opere per le quali riceve circa quaranta premi letterari. Sgorlon scrive quasi sempre su vicende della sua terra, descrive il mondo contadino che egli conosce bene per esservi vissuto. In effetti nella sua narrativa egli presenta avvenimenti veri che entrano però in un’atmosfera fantastica e diventano “miti” di un mondo semplice che si fonda su profondi valori umani. In questo senso è molto significativo il suo romanzo capolavoro, “Il trono di legno”, pubblicato il 5 febbraio 1973, che vince poco dopo il “Premio Campiello”. Seguono altre opere significative come “Gli dei torneranno” (1977) e “La carrozza di rame” (1979), che illustrano vari aspetti della vita delle campagne friulane. Sgorlon muore ad Udine il 25 dicembre 2009.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
A ciascuno sta bene il proprio abito

MODO DI DIRE
Venire fuori: Uscire, emergere, apparire.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA