1 marzo

Lo Chef consiglia …

Un buon dessert che si gusta in TOSCANA è il gattò aretino …

Ingredienti

  • 6 uova intere bio
  • 300 grammi di zucchero
  • 150 grammi di farina
  • 50 grammi di fecola di patate
  • 1 bustina di ammoniaca per dolci
  • alchermes
  • crema pasticcera
  • 100 g di cioccolato fondente

Preparazione
In una terrina, lavorare i tuorli con lo zucchero.
Aggiungere la farina e la fecola e mescolare a lungo; infine unire l’ammoniaca per dolci.

Montare a neve gli albumi e incorporarli al composto.

Foderare una teglia quadrata con la carta forno e infornare a 200° per 15 minuti, facendo attenzione che non si bruci.

Nel frattempo, sciogliere il cioccolato fondente e unirlo alla crema pasticcera.

Sfornare il dolce e rovesciarlo subito su un canovaccio umido. Togliere la carta forno e spruzzarlo con l’archermes.

Versarci sopra la crema pasticcera in uno strato uniforme stando attenti a non uscire dai bordi.

Cominciare ad arrotolare il gattò, aiutandosi con il canovaccio, fino a ottenere un rotolo.

Spolverizzarlo con lo zucchero a velo e tagliarlo a fette prima di servirlo.

A proposito di …

In TOSCANA potrete assaggiare il vin santo ….

Il Vin Santo è un tipico vino da dessert, prodotto con uva Trebbiano e Malvasia; si tratta di un vino dolce che viene spesso accompagnato con i cantucci o comunque servito a fine pasto.

È caratterizzato da un colore che va dal giallo chiaro a quello dorato; il suo profumo è intenso e ricorda il miele, le noci e l’uva sultanina.
Il sapore ha note di caramello, mandorle, mela e vaniglia.

Il suo nome ha diverse origini: si dice che veniva usato per curare la peste, nel 1348; veniva bevuto durante la Messa; l’uva veniva fatta appassire durante la settimana santa; somigliava al vino greco Xantos, prodotto nell’isola di Santorini.

Andiamo a …

Visitiamo CASTIGLIONE FIORENTINO, della TOSCANA …

Castiglione Fiorentino è un comune collinare della Provincia di Arezzo. Un tempo il suo territorio era paludoso ma dopo la bonifica diventa molto fertile e consente una ricca agricoltura con ottima produzione di cereali, di ortaggi, di viti e olivi. Molto vantaggiosa anche l’allevamento di vari tipi di animali. Castiglione aveva abitanti fin da tempi molto antichi e poi fa parte del territorio degli Etruschi. Sotto i Romani diventa un importante centro agricolo ma per interventi di regolamentazione dei flussi d’acqua al tempo di Augusto il territorio ritorna paludoso. Nel Medioevo è al centro di lotte tra Firenze e Arezzo e per un certo periodo rimane sotto il dominio di Perugia. Solo nel Settecento la città rivive per merito delle opere di bonifica ordinate da Pietro Leopoldo e poi segue le vicende politiche di tutta la Toscana. I monumenti più importanti di Castiglione sono il Palazzo Comunale, la Torre del Cassero, il Palazzo Pretorio e le Logge di Vasari.

Visitiamo …

In TOSCANA, lasciamoci coinvolgere dalla bellezza della Riserva Isola di Montecristo …

L’Isola di Montecristo è una delle isole più selvagge e inaccessibili dell’ Arcipelago Toscano. È una piramide di roccia a piramide attraversata da pochi sentieri che consentono di raggiungere la cime più alte.Le sue coste a picco sul mare non permettono un facile approdo all’isola, infatti l’unico punto accessibile è Cala Maestra, sul versante occidentale. Le condizioni che hanno impedito all’uomo di stabilirsi a Montecristo, hanno favorito il prosperare della flora e della fauna. La flora è costituita da una bassa macchia mediterranea formata da intricati cespugli di erica arborea, rosmarino, cisto, che offrono un ottimo rifugio agli uccelli migratori. Per quanto riguarda la fauna, la capra selvatica è sicuramente l’elemento più vistoso, importata probabilmente da antichi navigatori, oggi si è perfettamente adattata all’ambiente. Montecristo è luogo di passaggio di numerosi uccelli migratori e ospita importanti specie di uccelli marini tra cui il gabbiano corso e la berta minore, le cui colonie sull’isola sono di interesse europeo, mentre tra i rapaci è possibile scorgere il gheppio e qualche corvo imperiale. Anche l’ambiente marino è molto ricco. Sul fondale di Montecristo infatti vi sono praterie di posidonia, anemoni di mare, coralli e fino a circa 40 anni fa l’isola era anche l’habitat naturale per le foche monache, specie ormai molto rara in tutte le acque del mediterraneo. La Riserva integrale, che si estende fino a un km metri dalle coste dell’isola, è stata istituita proprio per proteggere la foca monaca e favorirne la riproduzione.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA