13 marzo

Leggiamo …

Da “Poesie” di SERGIO SOLMI è da apprezzare la composizione “APRILE a San Vittore”  …

Il poeta partecipa alla Resistenza e si trova in carcere a San Vittore di Milano, sfugge per caso alla fucilazione e qui descrive il suo stato d’animo nell’incertezza e nella speranza del futuro.

Grazie sien rese ai ciechi
iddii ridenti, che il poeta trassero
di morte(1) e dalla nera muda al gaio
giorno del camerone dove cantano
i giovinetti partigiani. Aprile
dolce dormire, s’anche aspra s’ingorga
nelle bocche di lupo la sirena,
passa la conta(2), o sparano i tedeschi
sulle mura. Reclino
sul gomito piegato il mallo vergine
della capigliatura(3), dentro il sonno
fiducioso calati come in grembo
della madre al lontano
tempo dell’altra vita, oggi vi guardo
miei quasi figli, tutti miei fratelli
da antica giovinezza che m’ha gonfio
il cuore all’improvviso(4), poi che il raggio
di miele della primavera(5) cola
tra le sbarre, sull’impiantito stampa
riquadri luminosi, ed alle nostre
gracili vite a oscuro esito offerte
misura a lento passo eguale giorno(6).

Note

  1. il poeta solo per caso è sfuggito alla morte
  2.  l’appello serale
  3. i teneri capelli dei giovani compagni di prigionia
  4. si commuove per la giovane età dei compagni
  5. raggi dorati
  6. incerto destino di condannati a morte.

Biografia …

Il 13 MARZO 1933 SERGIO SOLMI pubblica la raccolta poetica “Fine stagione” …

Sergio Solmi nasce a Rieti il 16 dicembre 1899, si trasferisce da ragazzo con la famiglia a Torino, dove fa studi liceali. Partecipa volontario alla Prima Guerra Mondiale e dopo approfondisce gli studi sui poeti francesi e sui classici italiani. Si laurea in Giurisprudenza e lavora in banca, ma emerge il suo grande amore per la poesia. Fondamentale è per lui il 13 marzo 1933 quando pubblica “Fine di stagione” una delle sue prime raccolte poetiche nelle quali precisa le linee fondamentali della sua poesia. Altre raccolte di Solmi molto significative sono “Poesie” (1950) e “Dal balcone” (1968). Solmi non si lascia influenzare dalle mode ed egli mira a scrivere in modo chiaro le sue emozioni, le sensazioni che la realtà intorno gli suscitano nell’animo. La sua, però, gli sembra una battaglia perduta, una lotta di solitario contro le tendenze che lo contraddicono. Eppure la “purezza” della poesia per lui è un obbiettivo culturale di grande importanza. Pertanto egli prosegue nella sua ricerca di un linguaggio poetico ricco e vario che si rifà ai grandi poeti del passato nei quali trova spunti e soluzioni molto valide. Solmi muore a Milano il 7 ottobre 1981.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Male non fare, paura non avere

MODO DI DIRE
Battere la fiacca: Sentire la stanchezza.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA