9 settembre

Leggiamo …

Si presenta una nostalgica ricostruzione di CESARE PAVESE della sua terra tratta da “Feria d’agosto” …

In questo brano Pavese descrive il legame che sente con la terra della sua infanzia. È un legame talmente forte che egli quasi sente identificare il suo corpo con la realtà fisica del paesaggio. Solo il ricordo del passato sembra dare valore al suo essere uomo.

Da Feria d’agosto

Talvolta se mi accosto a questa terra, ne ho un urto impetuoso che mi rapisce come un’acqua in piena e vuol sommergermi. Son fatto pietra, umidità, letame, succhio di frutto, vento. Del limite umano non mi resta che l’istinto di rapprendermi in parole, ma queste non sono più nulla e mi dibatto come un albero o una belva già stata uomo e ora incapace di esprimermi. Cedo, riluttando perché so che la mia natura è un’altra, e ogni volta trovo in fondo a questo impeto una vana sazietà. Ogni sforzo di inturgidire il senso (1) serbando coscienza, porta a questa disfatta. È insomma peccato, come il libertinaggio, come il sadismo e l’ubriachezza. Il limite umano – il mio – reca in sé questa norma: ciò che si vuole e non si può esprimere è peccato. Peggio: è futilità (2). Ad esso è consentito questo solo perdono: il ricordo. Attraverso il ricordo, ciò che è disumano e bestiale può forse riscattarsi e rendere un suono di chiara ragione. Ma appunto diventando ricordo cessa di essere turgore del senso (3). Io parlo qui di tentazione attuale. Fermo davanti a una campagna, smemorato, a un cielo chiaro, a un corso d’acqua, a un bosco, mi sorprende la rabbia improvvisa di non esser più io, di farmi quel campo, quel cielo, quel bosco, di cercar la parola che lo traduca tutto quanto, fino ai fili d’erba, fino al sentore, fino al vuoto.

Note

  1. Rendere più intensa la sensazione.
  2. Inutilità.
  3. Intensità della sensazione.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Aiutati che il ciel t’aiuta: Non aspettarti aiuto solo dagli altri.

MODO DI DIRE
A bandiere spiegate: In modo trionfale, con tutti gli onori.

NEOLOGISMO
audiofilo: appassionato dell’ascolto.

Biografia …

Il 9 SETTEMBRE 1908 nasce CESARE PAVESE, lo scrittore del doloroso “mestiere di vivere” …

Cesare Pavese nasce a S. Stefano Belbo, vicino a Cuneo, il 9 settembre 1908. Studia a Torino e si laurea in Lettere nella stessa città nel 1930. Si appassiona alla letteratura americana,  traduce per Einaudi alcuni romanzi e comincia a comporre poesie e racconti. Si avvicina al movimento antifascista “Giustizia e Libertà” e viene mandato in esilio in Calabria. Durante la guerra continua la sua attività di traduttore e di scrittore e nel dopoguerra diventa un collaboratore tra i più importanti della Editrice Einaudi. Tra le sue opere sono da ricordare: Lavorare stanca (1936), La luna e i falò (1950) e Il mestiere di vivere (1952). Convinto che la vita di tutti i giorni è sia solo dolore e fatica egli cerca nel passato un aiuto per riuscire a superare l’angoscia della solitudine e dell’impossibilità di comunicare con i propri simili. Per questo nei suoi racconti e nelle poesie fa rivivere il mondo “mitico” delle Langhe, dove ha trascorsa la giovinezza, sperando di trovare in quei ricordi un aiuto per vivere. Ma è un tentativo inutile e l’impossibilità di dare un senso alla vita lo porta inevitabilmente al suicidio nel 1950.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA