Grattacieli e Tunnel è un dipinto di Fortunato Depero eseguito nel 1930 e conservato al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto. E’ un’opera che si inserisce coerentemente nello stile del Secondo Futurismo di cui Depero è importante rappresentante. Il Futurismo ha la sua grande stagione negli anni 1910-1916 e gli artisti che ne fanno parte realizzano opere significative e famose. Il 1916 è l’anno della svolta perché muore Umberto Boccioni e Carrà e Severini passano ad altre esperienze artistiche. Si sente quindi il bisogno di creare un legame più stretto con la realtà della quale bisogna cogliere gli aspetti coinvolgenti  soprattutto in riferimento alla vita cittadina con i suoi miti e i suoi incubi. Fortunato Depero conquista la sua prima formazione nella città natale Rovereto. Nel 1913 si trasferisce a Roma, conosce Marinetti e subito aderisce al movimento artistico del Futurismo con opere che hanno presto successo. Nel 1919 fonda una Casa d’Arte nella sua città e partecipa attivamente al Secondo Futurismo. Grattacieli e Tunnel è un perfetto esempio di questa seconda esperienza futurista. L’artista disegna a vivaci colori ed evidenti forme geometriche tutto ciò che richiama un panorama cittadino: grattacieli, ma anche forme ambigue che mostrano un legame con macchine, elementi di radiatori, ruote girevoli. I vari elementi si inseriscono in un ammasso che rappresenta la vita caotica della città.

Visitiamo un museo …

A Cuneo, in PIEMONTE, è interessante il Museo Ferroviario Piemontese …

Il Museo Ferroviario di Cuneo ha sede nella stazione della città ed offre la possibilità di avere una informazione interessante su alcuni aspetti dell’organizzazione del servizio. Si inizia la visita nella Sala Reale, locale elegante e ben curato destinato alla Famiglia Reale nelle occasioni in cui essa viaggiava nella zona. Si possono visitare poi lungo i binari alcuni sistemi di segnalamento e le lampade in dotazione al personale. Si passa poi nel locale dove sono in esposizione le divise del personale viaggiante, il copricapo e le borse dalla fine dell’Ottocento e sino alla fine del Novecento. Si può visitare poi la carrozza per le riparazioni lungo la linea.