30 marzo

Lo Chef consiglia …

Il marron glacè, un nuovo modo di mangiare le castagne in PIEMONTE …

Ingredienti

  • 500 g di marroni
  • 750 g di zucchero
  • 750 ml di acqua per lo sciroppo
  • 1 stecca di vaniglia

Preparazione
Dopo aver lavato i marroni, incidere la buccia con dei tagli profondi senza arrivare alla polpa.

Lessarli in acqua bollente per circa 10 minuti e, infine scolarli.

Togliere la buccia ai marroni facendo attenzione a non romperli e trasferirli in una pentola, coprendoli con l’acqua.
Accendere il fuoco a fiamma vivace, portando a bollore e continuando a cuocere per una decina di minuti.

Passato il tempo necessario, scolarli con una schiumarola e tuffarli in un contenitore pieno d’acqua fredda.

Versare 750 ml d’acqua in una casseruola, unire la stecca di vaniglia e lo zucchero, mescolare e porre sul fuoco. Portare a bollore e dopo 5 minuti unire anche i marroni sistemandoli in un colino.
Aspettare che lo sciroppo di zucchero riprenda il bollore e dopo un minuto spegnere il fuoco, coprendo con un coperchio e lasciando riposare per circa 24 ore.

Rimettere la pentola sul fuoco, portando a bollore e lasciando cuocere per un minuto e poi spegnere il fornello. Coprire con il coperchio e fare riposare per altre 24 ore.

Trascorso questo tempo bisogna ripetere la stessa operazione, quindi, fare bollire per un minuto e mettere a riposare per altre 24 ore.

Dopo questa operazione si può tirare fuori dalla pentola il cestello forato e lasciare scolare lo sciroppo dai marroni. Le castagne vanno poi posizionate su una griglia e fatte asciugare per circa 3 ore.

Mettere dello zucchero semolato in un piatto e rotolarvi un po’ alla volta i marron glacè, infine sistemarli in pirottini di carta e conservarli in luogo fresco e asciutto.

A proposito di …

La castagna di Cuneo, un prodotto tipicamente del PIEMONTE …

La Castagna Cuneo è di forma ovale; la sua buccia va dal marrone chiaro a quello scuro, mentre il suo interno è di colore giallo.
Grazie al suo sapore zuccherato, viene molto utilizzata per la preparazione di dolci, mousse e soufflé.
Generalmente, con la sua farina, si preparano i piatti tradizionali di Cuneo come polente, minestre e gnocchi ma si usa anche per insaporire la carne di cappone, tacchino e coniglio.

Non è raro trovarle in commercio secche e lessate; possono conservarsi per almeno 12 mesi, mantenendo intatto il loro sapore.

Andiamo a …

Visitiamo CUNEO, città del PIEMONTE …

Cuneo è uno dei capoluoghi di provincia del Piemonte, posto su un altopiano alla confluenza di due corsi d’acqua al limite del territorio delle Langhe. Usufruisce di un terreno adatto alla viticoltura che nelle zone limitrofe garantisce una grande produzione vinicola. Non sappiamo molto delle epoche precedenti ma si hanno notizie certe dal secolo XII in avanti. Nel 1198 Cuneo diventa libero comune che attrae numerose popolazioni che si vogliono sottrarre ai vicoli feudali. Nell’epoca successiva si verificano lotte tra i Marchesi del Monferrato e di Saluzzo per sottomettere la città ma la città resiste con coraggio. Cuneo invece si sottomette agli Angioini di Napoli perché si trattava di dominio virtuale e il comune rimaneva indipendente. Nel 1382 invece la città passa sotto il dominio dei Savoia ed essa si trasforma da città commerciale in una città fortezza chiusa e senza vitalità e tale rimane fino al Novecento. Per l’aspetto artistico Cuneo vanta la Chiesa di San Francesco, la Cattedrale di Santa Maria, Palazzo Galimberti e Palazzo Odifreddi.

Visitiamo …

In PIEMONTE, visitiamo il Parco Regionale Stupinigi …

A soli dieci chilometri da Torino, sorge la palazzina di Stupinigi, costruita nella prima metà del XVIII secolo come residenza di caccia e villeggiatura per i Savoia. Alle sue spalle si stende un’ampia zona di boschi che ospitano esemplari di farnia, rovere e querce di importanti dimensioni e campi coltivati. Viali rettilinei fiancheggiati da splendidi alberi attraversano i vastissimi prati, i fitti boschi, le piantagioni di pioppi, costeggiando alcune belle cascine e incrociandosi, con un disegno scenografico di grande effetto, come fosse stato progettato per una visione area. Il bosco costituisce un rifugio ed un ambiente di vita per molte specie faunistiche rappresentate tra le altre, in quest’area da lepri, scoiattoli rossi, moscardini, volpi e donnole.
Nel parco si trovano di uccelli migratori come la cicogna bianca, il prispolone, lo spioncello. È possibile avvistare anche numerosi rapaci, sia diurni che notturni.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA