Il ritratto del Beato Giuliani è un’opera di Gentile Bellini realizzata nel 1465. Il quadro è molto particolare perché l’autore non dipinge la figura a tutto tondo, ma ottiene l’immagine con una serie di profili incisi per cui si ha l’impressione chiara di una visione appiattita. Gentile Bellini appartiene ad una famiglia di pittori veneziani del secolo XV. E’ figlio di Jacopo e fratello maggiore del più famoso Giovanni, ma egli con forte personalità sa creare uno stile autonomo molto ben riconoscibile. Infatti con la tecnica già descritta di linee di contorno incise diventa il più importante ritrattista del suo tempo. Inizia la sua carriera di pittore alla scuola del Mantegna ma presto si vuole distinguere e crea il suo particolare modo di dipingere. Molto varie sono le sue opere e di esse possiamo ricordare il ritratto dell’Imperatore Federico III quando questi passa per Venezia. Famose rimangono le opere Ritratto del Sultano Mehemet II e quelle di grandi scene di massa Processione in San Marco e Predica di San Marco ad Alessandria d’Egitto. Nell’opera Ritratto del Beato Giustiniani Gentile raggiunge il grande effetto realistico di presentare l’immagine di un uomo fisicamente provato. Gli zigomi sporgenti, il naso affilato, il capo leggermente inclinato in avanti mostrano una persona dedita alla preghiera e al sacrificio. Anche l’abbigliamento semplice e dimesso mostra un personaggio portato alla meditazione religiosa e poco propenso alla cura sofisticata della propria immagine esteriore.

Visitiamo un museo …

In CAMPANIA, visitiamo il Mudiss, a Castellammare di Stabia …

Il Museo di Castellammare di Stabia si chiama così perché è nato per volontà della Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare e si trova nella sconsacrata Chiesa dell’Oratorio ristrutturata. Il Museo ospita reperti archeologici risalenti all’epoca romana e scoperti durante gli scavi per la costruzione di una cappella vicino alla cattedrale di Castellammare. Sono esposti elementi edilizi di strade, colonne, sarcofagi ed elementi di arredo di case. Sono reperti molto importanti un cippo miliario di una via, e il sarcofago di Caio Longino. Sono presenti anche reperti archeologici dell’epoca rinascimentale tra cui una piccola statua in terracotta di S. Biagio.