Il dipinto L’amante dell’ingegnere è un’opera del periodo metafisico di Carlo Carrà, realizzato nel 1921. Il quadro è un olio su tela di dimensioni 55×40 cm. e si trova nella collezione Peggy Guggenheim di Venezia. Carlo Carrà fin da giovane si appassiona al disegno, si iscrive all’Accademia di Brera e comincia a dipingere seguendo lo stile del Futurismo. Realizza in questo periodo opere come Il funerale dell’anarchico Galli e La Galleria di Milano. In questi quadri emerge il desiderio di descrivere la realtà in movimento esaltando il contrasto dei colori per accentuare la sensazione di realtà dinamica. Insieme a Giorgio De Chirico e a Filippo De Pisis elabora i principi della pittura metafisica. La nuova arte sostiene che a differenza del passato bisogna andare al di là di quello che i nostri sensi ci dicono, bisogna rappresentare una realtà diversa che i sensi non riescono a cogliere e che invece la fantasia e l’immaginazione riescono a rappresentare. Nel quadro L’amante dell’ingegnere si presentano elementi che riconducono alla vita di un ingegnere: su uno sfondo scuro si notano alla testa di una scultura femminile, una squadra e un compasso. Molto significativa è la figura femminile dal collo molto allungato, con le labbra semiaperte con le quali essa sembra voler parlare. Emerge dall’opera una condizione incerta tra la vita e la morte, tra sogno e realtà, che conferma il desiderio dell’arte metafisica di andare a di là di quello che i nostri sensi ci danno come informazione.

Visitiamo un museo …

A Bagnoregio, nel LAZIO, non perdiamoci il Museo geologico e delle frane …

La città di Bagnoregio ha come frazione il piccolo centro di Civita che si trova su uno sperone di tufo. Un tempo vi era come unico collegamento con Bagnoregio uno stretto passaggio che è crollato ed oggi vi è un cavalcavia solo pedonale che conduce alla frazione. Il Museo si trova a Civita ed espone elementi archeologici della zona, ma soprattutto contiene una serie di studi sulla natura del tufo, sulla storia geologica del territorio e sulle analisi che geologi, architetti, ingegneri ed esperti del settore di varie università hanno fatto e continuano a fare sulla fragilità del territorio e sul fenomeno delle frane.