Il ponte dei Trepponti, detto anche Ponte Pallotta, è una costruzione caratteristica di Comacchio, vicino a Ferrara, in Emilia Romagna, tanto che con il tempo esso diventa simbolo della città. Comacchio è una città nata lagunare e sorge sul Delta del Po in un luogo in cui si unificano tredici piccole isole. Essa ha sempre dovuto combattere con l’elemento acqua creando canalizzazioni per il deflusso e costruzioni che permettessero lo spostamento da un punto all’altro del centro abitato. In città sorge un dinamico porto e la pesca e le saline diventano elementi fondamentali della sua economia. Da sempre Comacchio ha temuto le inondazioni del grande fiume e perciò gli interventi per gestire le acque sono stati frequenti e impegnativi nel corso dei secoli. Per tale motivo la costruzione di ponti di collegamento in città è stata molto importante e il ponte dei Trepponti ne è l’esempio più chiaro. Esso si costruisce nel 1638 per volontà del Cardinale Giovanni Battista Maria Pallotta che dà incarico del progetto all’architetto Luca Danese, che in quegli anni sta risistemando l’assetto urbanistico della città. Il ponte si compone di cinque scalinate che convergono verso l’unica campata che si eleva sul Canale Navigabile Pallotta. Questo Canale poi all’interno della città si divide in altri cinque canali minori. La struttura del ponte subisce nel tempo lievi interventi più che altro per finalità di abbellimento.

Visitiamo un museo …

In PIEMONTE, a Fontanetto Po, visitiamo l’Antico Mulino Risiera di San Giovanni”…

L’Antico Mulino di Fontanetto Po nasce nel 1465 per volere del Marchese Guglielmo di Monferrato e nello stesso tempo si scava la Roggia Camera per alimentare con la sua acqua le pale del mulino. Con il passare del tempo la funzione del mulino entra in crisi per la concorrenza di strutture industriali ed esso diventa luogo di lavorazione del riso. Tutta la zona di Vercelli ha una grande attività nella piantagione di riso e quindi anche Fontanetto si impegna in questo tipo di produzione. La visita al complesso è molto interessante perché si ricevono informazioni fondamentali per capire il modo in cui si organizzava il lavoro di campagna nei secoli passati.