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Liliana Cavani nasce a Carpi, vicino a Modena, il 12 gennaio 1933 e si appassiona la cinema fin da bambina. Nel 1959 si laurea in Lettere e frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. La sua carriera di regista inizia con documentari che realizza per la RAI che mostrano notevole personalità di impostazione: “La storia del Terzo Reich”, “La donna nella Resistenza” e “Casa Italia”. Il suo debutto vero nel cinema avviene con film molto apprezzati come “Francesco d’Assisi” (1966) e “Galileo” (1968). In tutta la sua produzione la Cavani va alla ricerca di personaggi che scelgono una vita di contrasto con le convenzioni comuni e scava nella loro psicologia per scoprire le ambiguità dell’animo umano e le cause che spingono gli individui a fare scelte coraggiose in nome della propria libertà e  di una vita indipendente  e fuori dalla comune morale. In questo senso sono significative le opere “Il portiere di notte” (1973), sconcertante analisi dell’attrazione di una vittima per il suo carnefice, “Al di là del bene e del male” (1977) e “Interno berlinese” (1985). La Cavani realizza opere che evidenziano un grande coraggio nell’affrontare argomenti scabrosi che vanno al di là delle convenzioni morali.

Il 12 gennaio 1964 la RAI trasmette una puntata dello sceneggiato televisivo “Giuseppe Verdi”. La regia è di Mario Ferrero e gli attori più importanti sono Sergio Fantoni, Valeria Ciangottini, Nora Ricci, Giorgio De Lullo e Rossella Falk. In quegli anni la televisione italiana trasmette sceneggiati sulla vita di grandi personaggi della nostra cultura e certamente Verdi rientra i questa categoria per il valore della sua musica che ancora oggi accompagna opere liriche famose apprezzate in tutto il mondo. Ma Verdi rappresenta anche un momento importante del nostro Risorgimento perché le sue opere degli anni Quaranta e Cinquanta dell’Ottocento si caricano di un significato patriottico e certamente esse contribuiscono a rinforzare quel desiderio di libertà che si respira in quel periodo. Lo sceneggiato segue le tappe della vita di Verdi dalla nascita a Busseto, vicino a Parma, con le difficoltà dell’inizio della carriera, i matrimoni con Margherita Barezzi e Giuseppina Strepponi, i primi successi e i grandi trionfi. L’opera in qualche momento sfiora la retorica ma nel complesso essa dà un quadro realistico del personaggio che il pubblico televisivo apprezza molto.