12 gennaio

Leggiamo …

In “Metello” con “Lo scontro di piazza” VASCO PRATOLINI descrive le lotte dei muratori fiorentini …

Da ‘Metello’:
Lo scontro di piazza(1)

Fu un brutto inverno, chiuso il cantiere del Romito, con nemmeno mezzo toscano nel corso di una giornata; e una primavera in cui s’incominciò e si lasciò in tronco un lavoro in Villamagna. Quindi, erano accaduti i moti di quel maggio del ’98 ai quali, sempre così, “pareva sempre tutto combinato”, Metello si trovò in mezzo e ne avrebbe fatto volentieri a meno. Ma uscire di casa, il martedì 6, e approvare chi gridava “Pane!”, fu spontaneo, come spicca l’acqua dalla sorgente e le labbra pronunciano le parole. Dopo tre mesi di disoccupazione, e ripugnandogli l’idea di mettersi  un’altra volta a lavorare da facchino, non più soltanto mezzo sigaro gli mancava, ma giusto anche per lui era questione di pane, e di fitto arretrato, di debiti da pagare, di loggione per l’Aida promesso alla fidanzata del momento, sempre che non lo animassero degli ideali. Poi, trovarsi in prima fila negli scontri di Piazza Vittorio, venne di conseguenza, sarebbe stato assurdo il contrario. Una colonna di dimostranti proveniente da San Frediano (c’era Gemignani in mezzo a loro, lo conosceva di vista, era un collega,  si erano incontrati al funerale di Pallesi) l’aveva come rimorchiato. Costoro non seguivano una bara, era gente scalmanata carica d’odio e di fame. L’ipotesi di uno scontro, più che temerla, la ignorava.

Note

  1. In ‘Metello’ Pratolini racconta le lotte sindacali a Firenze nel 1898. Metello,  il protagonista è il filo conduttore di tutto il romanzo. In questo brano si presenta lo sciopero,  lo scontro con i militari e l’arresto di numerosi scioperanti.

Biografia …

Il 12 GENNAIO 1991 muore VASCO PRATOLINI, attento osservatore dei ceti popolari fiorentini …

Vasco Pratolini appartiene a quella schiera di scrittori “neorealisti” che operano nell’immediato  secondo dopoguerra. Nasce a Firenze il 19 ottobre 1913 e si fa una cultura da autodidatta che non gli impedisce di frequentare gli scrittori della sua città e di collaborare alla rivista “Campo di Marte”. Combatte nella Resistenza e diventa molto attivo nel suo impegno politico per migliorare la società italiana. Scrive numerosi romanzi che egli ambienta in prevalenza nella sua Firenze e tra di essi alcuni insistono su aspetti ‘intimisti’ e ‘sentimentali, altri su ricostruzione di lotte sociali e sindacali, soprattutto di inizio Novecento. Pratolini in tutte le sue opere non rinuncia mai ad una rappresentazione oggettiva degli avvenimenti e delle iniziative dei suoi personaggi. Tra le opere sue le più famose si segnalano ‘Cronache di poveri amanti’ (1947), ‘Le ragazze di San Frediano’ (1952) e soprattutto ‘Metello’ (1955), nel quale racconta degli scioperi dei muratori a Firenze sul finire dell’Ottocento, le loro lotte e aspettative, la loro volontà di battersi per migliorare le loro condizioni di vita ai limiti della sopravvivenza. Pratolini muore a Roma il 12 gennaio 1991.

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PROVERBIO
Tentar non nuoce

MODO DI DIRE
Inghiottire la pillola: Assoggettarsi a qualcosa di sgradevole.

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VOCABOLARIO CUCINA