10 febbraio

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 10 FEBBRAIO 1931 nasce la brava attrice e giornalista Franca Faldini …

Franca Faldini nasce a Roma il 10 febbraio 1931 da una famiglia ebraica, costretta a fuggire in Toscana per le leggi razziali del 1938. Si reca negli USA dove interpreta una piccola parte nel film “Attente ai marinai” (1952). Ritornata in Italia incontra Totò e tra i due nasce una relazione che dura fino alla morte dell’attore avvenuta nel 1967. La Faldini partecipa a numerosi film diretti da registi importanti spesso insieme a Totò. Dei suoi film ricordiamo “Un turco napoletano” (1953) e “Miseria e nobiltà” (1954) di Mario Mattoli, “Dov’è la libertà” (1954) di Roberto Rossellini e “Siamo uomini o caporali” (1955) di Camillo Mastrocinque. La Faldini interrompe la sua carriera di attrice per occuparsi meglio di Totò nei momenti più difficili. Dopo la morte dell’attore essa si dedica al giornalismo e scrive alcune opere sulla carriera di Totò in collaborazione con il critico Goffredo Fofi. In tali opere essa descrive con molta precisione la personalità del grande attore e nello stesso tempo esprime giudizi molto interessanti sul cinema italiano. La Faldini muore a Roma il 22 luglio 2016.

Il 10 FEBBRAIO 1923 nasce il celebre e bravo basso CESARE SIEPI …

Cesare Siepi nasce a Milano il 10 febbraio 1923, studia canto al Conservatorio della sua città ed inizia la carriera di basso nel 1941 con il “Rigoletto” di Verdi. Solo nel dopoguerra comincia ad avere le prime affermazioni nel “Nabucco” di Verdi e canta sotto la direzione di Arturo Toscanini alla Scala nel 1948 e nel 1951 a New York nella “Messa da Requiem” di Verdi. Siepi è un basso dalla voce potente e dalla vasta estensione, tanto da potere affrontare ruoli di “basso profondo” e di “basso cantabile”, cioè con note che si avvicinano alla vocalità di baritono.  La sua imponente figura dà inoltre solennità ai personaggi e determinano una presenza scenica autorevole. Date le sue doti vocali egli possiede un vasto repertorio da “Mefistofele” di Boito, al “Mosè in Egitto” di Rossini al “Don Carlo” di Verdi. Ma l’opera che lo esalta al massimo è il “Don Giovanni” di Mozart nel quale ha modo di esprimere le sue doti canore in modo eccezionale. Interpreta questa opera al Metropolitan di New York per più di cento volte suscitando grande entusiasmo. Siepi è certamente uno dei più grandi bassi del Novecento. Egli muore ad Atlanta, negli USA, il 5 luglio 2010. 

Da “Mefistofele” di Arrigo Boito ecco una romanza cantata da CESARE SIEPI “Son lo spirito che nega” … 

Son lo spirito che nega sempre, tutto;
l’astro e il fior. Il mio ghigno e la mia bega1
turbano gli ozi al Creator.
Voglio il nulla e del Creato
la ruina2 universal, è atmosfera mia vital,
ciò che chiamasi peccato, Morte e Mal.
Rido e avvento questa sillaba: “No”!
Struggo3, tento, ruggo4, sibilo: “No”!
Mordo, invischio, sibilo: “Fischio!”
Parte son d’una latebra5
del gran tutto: Oscurità.
Son figliuol della Tenebra
che Tenebra tornerà.
S’or la luce usurpa e afferra
il mio scettro a ribellion6,
poco andrà la sua tenzon7:
v’è sul Sole e sulla Terra, distruzion!
Rido e avvento8 questa sillaba: “No!”.

Note:

  1. trama
  2. rovina
  3. distruggo
  4. ruggisco
  5. nascondiglio
  6. se la luce usurpa il mio potere di ribellione
  7. la sua battaglia durerà poco.
  8. lancio.
VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA