26 marzo

Lo Chef consiglia …

Il pollo alla Marengo è un piatto del PIEMONTE dedicato a Napoleone …

Ingredienti

  • 1 kg di pollo
  • 1 bicchiere d’olio
  • farina
  • 400 g di pomodori
  • sale
  • pepe
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 bicchiere vino bianco
  • 200 g di funghi
  • prezzemolo
  • succo di un limone
  • 6 fette di pane casereccio
  • 6 uova
  • 6 gamberi
  • brodo

Preparazione
Pulire e tagliare il pollo a pezzi e infarinarlo.

Lessare i pomodori e togliere la pelle, tagliandoli a dadini.

In una padella, rosolare il pollo infarinato e l’aglio.

Quando il pollo è rosolato, bagnare con del vino bianco ed unire i pomodori: far cuocere a fuoco lento per 10 minuti.

Pulire e tagliare i funghi in fettine sottili, unirli al pollo e far cuocere altri 15 minuti.

In un pentolino far bollire vino bianco, sale e gamberi; far cuocere per 5 minuti, scolare e tenere al caldo.

Far abbrustolire le fette di pane e friggere in un’altra padella le uova nell’olio.

Versare il succo di limone ed il prezzemolo tritato finemente nella pentola del pollo, mescolare ed aggiustare di sale.

Disporre la fetta di pane su un piatto, sopra di essa mettere l’uovo e vicino il pezzo di pollo con la salsa di cottura e guarnire il pollo alla Marengo con i gamberi.

A proposito di …

Le “Pom a moj”, le mele lavorate tipiche del PIEMONTE …

L’origine di questo nome, pom a moj, risale all’Ottocento quando, il territorio tra Alessandria e Pavia era ricco di alberi di mele.
La tradizione vuole che, per consumare le numerose quantità di mele e conservarle al meglio, si raccogliessero in una grande vasca e si mettessero a bagno in vino e aceto, chiamata “messa a moj”.
Le mele acquistano un sapore agrodolce e diventano uno dei prodotti tipici più apprezzati in Piemonte.

Andiamo a …

Visitiamo CASALNOCETO, città del PIEMONTE …

Casalnoceto è un piccolo borgo della Provincia di Alessandria in Piemonte proprio al confine con l’Oltrepò Pavese e vista la vicinanza anche questa cittadina si dedica con passione alla viticoltura e alla produzione di vino. Casalnoceto fin dall’antichità godeva il vantaggio di trovarsi lungo una via di comunicazione importante tra la Lombardia e la Liguria. Nel 972 l’Imperatore Ottone I dona la cittadina di Noceto all’Abbazia di San Colombano di Bobbio. Il piccolo borgo partecipa alle lotte tra Guelfi e Ghibellini e nel 1373 subisce la distruzione, ma subito dopo Galeazzo Visconti di Milano lo ricostruisce. Nel 1523 Carlo V conferma il possesso del paesino a Tortona e concede il feudo alla famiglia degli Spinola. Ovviamente il piccolo centro segue le sorti di tutto il territorio di Tortona passando al Regno di Sardegna prima e al Regno d’Italia poi. I luoghi di maggiore interesse sono la Chiesa di San Rocco e il Palazzo degli Spinola.

Visitiamo …

In PIEMONTE, non perdiamoci il Parco Laghi Avigliana …

Il Parco Naturale Laghi di Avigliana, istituito nel 1980, è situato allo sbocco della Valle di Susa, ai piedi del Monte Pirchiriano su cui sorge l’antica abbazia della Sacra di San Michele a poco più di 20 chilometri da Torino. Pur nella sua limitata estensione, poco più di 400 ettari, quest’area riveste un notevole interesse storico e naturalistico. In particolare nel Parco sono presenti tre biotopi diversi, ma intimamente interconnessi, costituiti dai due bacini lacustri, dai rilievi collinari e dalla zona umida dei Mareschi. L’area è stata modellata durante le ultime glaciazioni. Le colline sono formate dai detriti trascinati a valle dai ghiacciai; i laghi si sono formati tra un cordone di colline e l’altro dove il suolo era impermeabile. Da quando, diecimila anni fa, l’imponente ghiacciaio si è ritirato la storia naturale di questi piccoli bacini si è intrecciata con quella dell’uomo sempre presente sulle loro rive. I motivi principali sui quali si basa l’attività del Parco sono: la salvaguardia della zona umida dei Mareschi, la riduzione progressiva dell’inquinamento dei laghi, la valorizzazione dell’area e l’incentivazione delle attività produttive rispettose delle integrità ambientali. L’ambiente naturale delle colline è quello del bosco misto di latifoglie. La zona umida è coperta di erbe palustri e le sponde dei laghi ospitano ampi canneti. In queste due zone si concentrano in particolare gli uccelli acquatici che fanno il nido tra le canne. In gran numero sono i germani reali e le folaghe, ma ci sono anche cormorani e aironi. Tra gli uccelli più caratteristici c’è lo svasso maggiore che alla fine dell’inverno si esibisce una spettacolare danza di corteggiamento. Questo uccello costruisce un nido galleggiante in cui la femmina deposita le uova e i pulcini, appena nati, vengono portati a riva sul dorso dei genitori.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA