29 giugno

Leggiamo …

Da “Piccoli Idilli” di GIACOMO LEOPARDI presentiamo il grande capolavoro “L’infinito” …

In questa poesia Leopardi esprime un bisogno di assoluto e di eterno che lo individua nell’immensità dell’Universo, dove con il sui pensiero si immerge provando la gradevole sensazione di perdersi nell’infinito.

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude(1).
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo(2); ove per poco
il cor non si spaura(3). E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando(4):e mi sovvien l’eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei(5). Così tra questa
immensità s’annega il pensier mio:
e il naufragar m’è dolce in questo mare(6).

Note

  1. la siepe impedisce lo sguardo verso l’orizzonte, simbolo della limitatezza umana
  2. ma si apre la vista della mente: la fantasia, l’immaginazione che vaga negli spazi infiniti
  3. l’immagine degli spazi infiniti crea smarrimento
  4. confronto tra realtà limitata e l’infinito universo
  5. confronto tra tempo determinato e l’eternità
  6. il poeta sente la dolce sensazione di perdersi negli spazi infiniti

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Bella vigna poca uva

MODO DI DIRE
Essere un figlio di papa: Giovane che si fa strada con l’appoggio del padre.

Biografia …

Il 29 GIUGNO 1798 nasce il sommo poeta GIACOMO LEOPARDI, che ha emozionato tante generazioni …

Giacomo Leopardi nasce a Recanati il 29 giugno 1798 da nobile famiglia e vive una fanciullezza di disagio per l’ambiente chiuso della famiglia e della cittadina. Nel 1822 fa un primo viaggio a Roma e poi si reca in varie città italiane e, tranne un ultimo soggiorno nella sua città, vive sempre in vari luoghi d’Italia per stabilirsi negli ultimi anni a Napoli con l’amico Antonio Ranieri. Lì muore il 14 giugno 1837. Leopardi è uno dei più grandi poeti italiani che ha saputo coinvolgere ed emozionare numerose generazioni di lettori. Egli oscilla sempre tra razionalismo illuminista e passionalità romantica. Analizza con insistenza il triste destino dell’uomo condannato dalla Natura all’infelicità e al dolore, soprattutto nei Canti e nelle Operette Morali. In altri momenti (Piccoli e Grandi Idilli), pur confermando il suo pessimismo, vuole abbandonarsi alle “illusioni” di brevi occasioni di serenità. Riesce allora a suscitare sentimenti di speranza nel futuro, di nostalgia del passato, di fascino dell’amore, di comunione con l’ambiente naturale. Negli ultimi anni poi invita gli uomini ad allearsi eroicamente contro la Natura dando così una speranza di possibile riscatto. Memorabili alcune sue poesie che ancora oggi emozionano profondamente: L’infinito, Alla luna, Il passero solitario, A Silvia, Il sabato del villaggio, La quiete dopo la tempesta.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA