28 giugno

Leggiamo …

Da “Galateo” di GIOVANNI DELLA CASA proponiamo il brano “Contro i chiacchieroni inopportuni” …

Con quest’opera Della Casa crea un modello di comportamento sociale, rispettoso degli altri, sensibile ad una convivenza gentile e dignitosa. L’autore mostra di disprezzare i comportamenti arroganti, egoisti, villani, perché è convinto che comportandosi con signorilità si dimostra la propria superiorità di uomini civili, capaci di controllare i propri istinti e le proprie debolezze.

Sono ancora molti che non sanno restar di dire(1), e, come nave spinta dalla prima fuga per calar di vela non s’arresta, così costoro trasportati da un certo impeto scorrono e, mancatala materia del loro ragionamento, non finiscono per ciò, anzi o ridicono le cose già dette o favellano a vòto(2). Ed alcuni altri tanta ingordigia hanno di favellare che non lasciano dire altrui(3); come noi veggiamo talvolta per l’aie de’ contadini l’uno pollo torre la spica di becco all’altro, così cavano costoro i ragionamenti di bocca a colui che gli cominciò, e dicono essi(4). E sicuramente che eglino fanno venir voglia di azzuffarsi con esso loro; perciocché, se tu guardi bene, niuna cosa muove l’uomo più tosto ad ira che quando improviso gli è guasto la sua voglia e il suo piacere eziandio minimo(5); sì come quando tu arai apertola bocca per isbadigliare, ed alcuno te la tura con la mano; o, quando tu hai alzato il braccio per trarre la pietra, ed egli t’è subitamente tenuto da colui che t’è dietro(6). Così adunque, come questi modi e molti altri a questi somiglianti che tendono ad impedir la voglia e l’appetito altrui ancora per via di scherzo e per ciancia sono spiacevoli e debbonsi fuggire, così nel favellare si dee piuttosto agevolare il desiderio altrui che impedirlo(7).

Note

  1. coloro che non sanno stare zitti
  2. come una nave spinta dal vento non smettono di parlare, ripetono le stesse cose o parlano inutilmente
  3. altri impediscono agli altri di parlare
  4. e come i polli che beccano il cibo degli altri, costoro strappano il discorso a colui che lo ha iniziato
  5. quasi spingono alla rissa perché non c’è cosa più spiacevole di vedersi privati di una gioia per quanto piccola
  6. come è fastidioso se tu apri la bocca e qualcuno te la chiude con la mano o se alzi il braccio per tirare una pietra e qualcuno te la ferma
  7. non bisogna impedire il desiderio degli altri di parlare, anzi bisogna agevolarlo e incoraggiarlo.

Biografia …

Il 28 GIUGNO 1503 nasce a BORGO SAN LORENZO, Giovanni Della Casa, scrittore e letterato del Rinascimento …

Giovanni Della Casa nasce il 28 giugno 1503 a Borgo San Lorenzo, vicino a Firenze, da una nobile famiglia, fa studi di Giurisprudenza e si dedica subito alle lettere e alla produzione poetica. Intraprende la carriera ecclesiastica con poca passione, frequenta numerose corti e rimane in contatto con i maggiori poeti e intellettuali dell’epoca, svolgendo anche importanti ruoli diplomatici per il Papa. Scrive numerose poesie sullo stile del Petrarca, come era di moda in quegli anni, ma la sua fama è legata al “Galateo” (pubblicato dopo la sua morte nel 1558), un manuale di buone maniere, il cui titolo è diventato termine comune di corretto comportamento. Galateo è la dedica, in lingua latina, all’amico Galeazzo (forma latina Galateus) Florimonte. In questa opera Della Casa dà consigli pratici su come agire in società rispettando la sensibilità degli altri e la propria dignità. Castiglione nel “Cortegiano” aveva creato il perfetto uomo di corte, nel Galateo Della Casa mira a creare il “perfetto uomo comune”, capace di rispettare le regole del buon vivere (oggi si dice “bon ton”). Il suo stile è lineare e agile, in una lingua toscana che rivela arguzia e una sottile ironia. Della Casa muore a Roma il 14 novembre 1556.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Bere acqua la mattina è già mezza medicina

MODO DI DIRE
Legare l’asino dove vuole il padrone: Obbedire senza obiezioni.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA