23 marzo

Leggiamo …

Dall’opera “Damiano” di GIULIO CARCANO proponiamo il valido inizio dell’opera …

Carcano segue la tendenza della descrizione oggettiva cara a Manzoni e in quest’opera presenta le tristi vicende di una povera famiglia di contadini con i loto stenti e la loro dignità nell’affrontare le difficoltà della loro vita. Nel brano che presentiamo vi è una lunga descrizione della città di Milano per introdurre la figura di uno dei personaggi dell’opera.

Di là dal ponte di San Celso, in quelle parti che conservano ancora la buona popolar fisionomia della nostra vecchia Milano, una strada solitaria, a traverso di campi e d’ortaglie, conduce da questo all’altro sobborgo della Porta Vigentina(1), poco stante dalla mura della città. E’ quella che chiamano strada di Quadronno; ma, quantunque io soglia(2) con amor frugar nelle cronache e nelle descrizioni di Milano, non andrò in cerca dell’origine di codesto nome, con buona pace de’ dottori ed antiquarii che ne storpiarono, nei loro polverosi e tarlati volumi, non so che strane e stiracchiate spiegazioni, le quali troppo danno a pensare. Ma, per chi nol sapesse(3), dirò che il giovane innamorato, l’amico della solitudine e il dabben cittadino che brami un po’ di cielo aperto, un po’ di verde, o di silenzio campestre nel cerchio delle mura, si piacciono(4) non di rado  di andar seguitando per quella deserta e tortuosa via i sogni de’ lor pensieri(5), le imagini dorate dell’avvenire. Era il 4 maggio 1831. E nella vigilia di quel giorno che, dieci anni innanzi, aveva veduto in mezzo all’Oceano, là sopra il deserto scoglio si Sant’Elena, l’ultima “ora dell’Uom fatale”(6), nella vigilia di quel giorno, uno degli oscuri eroi del popolo, un velite(7) di Napoleone, avanzo(8) di cento battaglie, moriva povero e abbandonato, in una casipola(9) della disabitata strada di Quadronno.

Note

  1. quartiere di Milano
  2. io sono solito
  3. non lo sapesse
  4. provano piacere
  5. andare dietro ai loro pensieri
  6. riferimento alla poesia di Manzoni “Il cinque maggio” che descrive l’esilio di Napoleone
  7. semplice soldato
  8. superstite
  9. una casetta.

Biografia …

Il 23 MARZO 1848 GIULIO CARCANO diventa collaboratore del Governo Provvisorio di Milano …

Giulio Carcano nasce a Milano il 7 agosto 1812, fa i suoi primi studi nella sua città e nel 1834 si laurea in Giurisprudenza a Pavia. Entra nell’Amministrazione del Comune e poi diventa vicebibliotecario della Braidense, la Biblioteca Pubblica della città. Partecipa alla sollevazione delle Cinque Giornate  e il 23 marzo 1848 diventa aiuto Segretario del Governo Provvisorio nato durante la rivolta. Al ritorno degli Austriaci perde il suo incarico e solo dopo il 1859 riprende importanti incarichi nella pubblica istruzione. Infatti diventa Segretario alle Belle Arti e poi Provveditore agli Studi. Carcano scrive numerose opere di vario genere, ma quelle più significative sono le composizioni di narrativa: “Ida della Torre” (1834), “Angiola Maria” (1839) e “Damiano” (1850). Egli si inserisce nella produzione letteraria “milanese” che vede in Manzoni la guida. Nelle sue opere, quindi, mostra una finalità morale di scelta di valori come la solidarietà e il senso di pietà per i più deboli. Egli descrive spesso ambienti contadini poveri per sottolineare le ingiustizie sociali, ma anche per far risaltare che gli umili mostrano sempre dignità e profondi sentimenti umani. Carcano muore aLesa, vicino a Novara, il 30 agosto 1884.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Meglio tardi che mai

MODO DI DIRE
Mettere nel sacco: Ingannare, imbrogliare qualcuno.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA