11 aprile

Leggiamo …

Da “Se questo è un uomo” di PRIMO LEVI ecco il significativo brano “Il canto di Ulisse” …

In questo brano Levi presenta un momento di tranquillità nella sua esperienza nel campo di Auschwitz. Insieme ad un compagno di prigionia ha il compito di trasportare il rancio dalle cucine fino alle baracche. E’ l’occasione per camminare all’aria aperta e per godere di un po’ di libertà e per muoversi dopo tanto tempo di inattività. Un momento di respiro in una vicenda tragica e dolorosa.

Cominciavo a ringraziarlo, ma mi interruppe, non occorreva. Si vedevano i Carpazi coperti di neve. Respirai l’aria fresca, mi sentivo insolitamente leggero. “Tu es fou de marcher si vite. On a le temps, tu sais”(1) Il rancio si ritirava a un chilometro di distanza; bisognava poi ritornare con la marmitta  di cinquanta chili infilata nelle stanghe. Era un lavoro abbastanza faticoso, però comportava una gradevole marcia di andata senza carico, e l’occasione sempre desiderabile di avvicinarsi alle cucine. Rallentammo il passo. Pikolo(2) era esperto, aveva scelto accortamente la via in modo che avremmo fatto un luogo giro, camminando almeno un’ora, senza destare sospetti. Parlavamo delle nostre case, di Strasburgo e di Torino, delle nostre letture, dei nostri studi. Delle nostre madri: come si somigliano tutte le madri! Anche sua madre lo rimproverava di non sapere quanto denaro aveva in tasca; anche sua madre si sarebbe stupita se avesse potuto sapere che se l’era cavata, che giorno per giorno se la cavava. Passò una SS in bicicletta. E’ Rudi, il Blockfuhrer(3). Alt, sull’attenti, togliersi il berretto. – Sale brute celui-là. Ein ganz gemeiner Hund(4) – Per lui è indifferente parlare francese o tedesco? E’ indifferente, può pensare in entrambe le lingue. E’ stato in Liguria un mese, gli piace l’Italia, vorrebbe imparare l’italiano. Io sarei contento di insegnargli l’italiano: non possiamo farlo? Possiamo. Anche subito, una cosa vale l’altra, l’importante è di non perdere tempo, di non sprecare quest’ora.

 

Note

  1. “sei matto a camminare così in fretta. Abbiamo tempo, sai”
  2. era un prigioniero che aveva compiti vari e che godeva di una certa libertà
  3. comandanti dei vari reparti del campo
  4. è una espressione con un po’ di tedesco e un po’ di francese: “E’ uno sporco bruto, quello là. Un cane malvagio”.

Biografia …

L’11 APRILE 1987 muore PRIMO LEVI, scrittore segnato dalla terribile esperienza del “lager” …

Primo Levi nasce a Torino il 31 luglio 1919, si laurea in Chimica nel 1941 e comincia la sua attività professionale. Dopo l’8 settembre 1943 entra nella Resistenza, ma catturato dai Tedeschi, vive la terribile esperienza della vita nel Lager di Auschwitz. Riesce a sopravvivere e, ritornato in Italia, riprende la sua attività professionale ma diventa un grande scrittore di opere indimenticabili. Egli muore suicida a Torino l’11 aprile 1987. Levi scrive nel 1947 la sua opera più famosa “Se questo è un uomo”, nella quale descrive la vita nel campo di sterminio con “scientifica precisione”. No, non sono uomini quelli che si trovano lì dentro, perché i sorveglianti hanno il compito di distruggere i prigionieri nel morale prima che nel fisico. Questa è una testimonianza spietata della ferocia del nazismo e Levi mostra una grande capacità descrittiva per rendere l’atmosfera di orrore che si vive nel Lager. Il romanzo “La tregua” (1963) racconta invece l’avventurosa “odissea” affrontata dai sopravvissuti del campo per ritornare in patria. Levi in tutta la sua opera mostra una tecnica narrativa essenziale, efficace nella sua immediatezza, mirante a far parlare avvenimenti e cose, senza prolissità e retorica.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Oggi a me domani a te

MODO DI DIRE
Cavarsela: Superare più o meno brillantemente una situazione difficile.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA