4 marzo

Leggiamo …

Da “Le confessioni di un Italiano” di IPPOLITO NIEVO riportiamo la descrizione di “La cucina del castello di Fratta” …

Il protagonista del romanzo Carlino da vecchio ricostruisce tutta la sua vita e quindi l’opera è un racconto con struttura di “flashback”. In questo brano egli ricorda i luoghi della sua fanciullezza e, sebbene ha avuto molti contrasti con l’ambiente in cui è vissuto, descrive con nostalgia i luoghi legati alle sue prime esperienze di vita. Emergono nel romanzo le profonde differenze di mentalità e di stile di vita tra la fine del Settecento e la metà dell’Ottocento.

Ed eccoci giunti ad un punto che richiederebbe di per sé un’assai lunga descrizione. Bastivi il dire per me che non ho veduto né il Colosso di Rodi né le Piramidi dell’Egitto, la cucina di Fratta ed il suo focolare sono i monumenti più solenni che abbiano mai gravato la superficie della terra. Il Duomo di Milano ed il tempio di San Pietro son qualche cosa, ma non hanno di gran lunga l’uguale impronta di grandezza e di solidità: un che di simile non mi ricorda averlo veduto che nella mole Adriana; benché mutata in Castel Sant’Angelo la sembri ora di molto rimpicciolita. La cucina di Fratta era un vasto locale, d’un indefinito numero di lati molti diversi in grandezza, il quale s’alzava verso il cielo come una cupola e si sprofondava dentro terra più d’una voragine; oscuro anzi nero di una fuligine secolare, sulla quale splendevano  come tanti occhioni diabolici i fondi delle cazzeruole, delle leccarde e delle guastade(1) appese ai loro chiodi; ingombro  per tutti i  sensi da enormi credenze, da armadi colossali, da tavole sterminate; e solcato in ogni ora del giorno  e della notte da una quantità incognita di gatti bigi e neri, che gli davano figura d’un laboratorio di streghe.

Note

  1. teglie di rame e piccoli orci di coccio.

Biografia …

Il 4 MARZO 1861 muore IPPOLITO NIEVO, grande scrittore ed appassionato patriota …

Ippolito Nievo nasce a Padova il 30 novembre 1831 e dopo gli studi universitari inizia un’intensa attività letteraria. Scrive poesie, romanzi e tragedie dimostrando grande genialità e varietà notevole di interessi culturali. Il suo capolavoro è “Le confessioni di un Italiano”, che si può definire “romanzo di formazione” perché si descrive la vita avventurosa del protagonista, Carlino Altoviti, da ragazzo fino alla vecchiaia. Carlino dal mondo chiuso e tradizionalista del Veneto di fine Settecento giunge poco alla volta all’esperienza entusiasmante delle vicende del Risorgimento, quasi come simbolo di una rinascita verso un mondo migliore. Centrale diventa nel libro anche la vicenda dell’amore tra Carlino e la Pisana, figura femminile nuova, ricca di passione e di generosità, sempre pronta a gesti di altruismo e di sacrificio di sé. Il romanzo è uno dei più belli e interessanti della prima metà dell’Ottocento. Nievo partecipa alla spedizione dei Mille di Garibaldi e combatte con coraggio in varie battaglie, conquistando promozioni sul campo. Nievo si imbarca a Palermo per recarsi a Napoli ma il 4 marzo 1831 muore, a soli 30 anni, nel naufragio del piroscafo.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Aprile dolce dormire

MODO DI DIRE
Avere un chiodo fisso: Avere un pensiero ricorrente.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA