15 marzo

Leggiamo …

Proponiamo da “Margherita Pusterla”di CESARE CANTÙ  un interessante brano …

Da “Margherita Pusterla”:
La Parata

Questo romanzo narra le vicende sventurate della giovane del titolo, moglie di Franciscolo Pusterla, la quale avendo rifiutato i tentativi di seduzione del cugino Luchino Visconti, signore di Milano, provoca la rovina di tutta la sua famiglia. Essa va in prigione e il marito e il figlio, accusati di una falsa congiura, vanno incontro alla morte. Il brano proposto è l’inizio del romanzo in cui si presentano i personaggi principali della vicenda.

Entrando il marzo del 1340, i Gonzaga signori di Mantova avevano aperto una corte bandita nella loro città, con tavole disposte a chiunque venisse, con musici, saltimbanchi, buffoni, fontane che sprizzavano vino, tutta insomma la pompa colla quale i tirannelli, surrogatisi(1) ai liberi governi in Lombardia, procuravano di stordire i generosi, allettare i vani(2), ed abbagliare la plebe, sempre ingorda dietro a queste luccicanti apparenze. Tra i tremila cavalieri concorsi(3) a quella festa con grande sfoggio d’abiti, con le più belle armadure che uscissero dalle fucine di Milano, con destrieri ferrati persino d’argento, v’erano comparsi molti Milanesi per fare la corte al giovinetto Bruzio, figliuolo naturale di Luchino Visconti, signor di Milano. Sono fra essi ricordati Giacomo Aliprando, Matteo Visconti fratello di Galeazzo e di Bernabò, che poi divennero principi; il Possidente di Gallarate, il Grande de’ Crivelli, e sovra gli altri segnalato Franciscolo Pusterla, il più ricco possessore(4) di Lombardia, e sarebbesi(5) potuto dire il più felice, se la felicità potesse con beni umani assicurarsi, e se da quella non fosse precipitato al fondo d’ogni miseria, come il processo(6) del nostro racconto dimostrerà.

Note

  1. sostituitisi
  2. persone superficiali
  3. arrivati
  4. possidente
  5. si sarebbe potuto
  6. la continuazione.

Biografia …

Il 15 MARZO 1895 muore CESARE CANTÙ, nato a BRIVIO, importante narratore dell’Ottocento …

Cesare Cantù nasce a Brivio, vicino a Como, il 5 dicembre 1804, studia a Milano e molto giovane comincia a insegnare prima a Sondrio e poi a Milano. Cantù ha una formazione romantica, ma presto si lascia affascinare dalla morale cattolica che gli fa cambiare molte convinzioni. Per le sue idee diventa sospetto alla polizia austriaca e passa qualche tempo in prigione. Negli anni Quaranta di avvicina alle idee “neoguelfe” di Gioberti perché anche lui pensa che n Italia, per il suo passato storico, non vi può essere un governo del Papa e neanche di un principe laico. Sostiene quindi che si deve trovare un accordo tra potere religioso e forza militare di uno stato potente come il Regno di Sardegna. Cantù acquista fama con il romanzo storico “Margherita Pusterla” (1838), ambientato nella Lombardia medievale e apprezzato anche da Manzoni. L’impegno maggiore di Cantù è però quello di storiografo per opere come “Le guerre religiose del 1620” (1832) e “Il Conciliatore e i carbonari” (1878). Famosa rimane la sua monumentale “Storia Universale” (1840-1847), nella quale egli mostra la sua vasta cultura e la grande capacità di raccontare i fatti storici in modo spigliato ed efficace. Cantù muore a Milano il 15 marzo 1895.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Guardare e non toccare è una cosa da imparare

MODO DI DIRE
Perdere le staffe: Perdere la pazienza.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA