19 gennaio

Leggiamo …

Da “Medusa” si può apprezzare la poesia di ARTURO GRAF “Primavera” …

Da “Medusa”:
Primavera(1)

Torna l’aprile e si rinnova il mondo,
e tutta un riso la natura appare:
de’ primi fior inghirlandate, o care
fanciulle, il crine inanellato e biondo(2).
Torna l’aprile ed in leggiadre gare
apre natura il suo spirto profondo(3):
sciogliete, o care vergini, a giocondo
inno le voci armoniose e chiare.
Esultate, esultate al dolce orezzo(4),
ché a voi s’addice e a vostra età fiorita(5),
obbliviosa di una certa sorte(6):
non a me, cui dà noia e fa ribrezzo
questo rigoglio di novella vita
intesa solo a preparar la morte(7).

Note

  1. Il poeta crea il contrasto tra la
    gioia di vivere che la primavera stimola
    e la sua condizione di vecchio che ormai si
    avvia verso la morte.
  2. o ragazze, ornate
    con i primi fiori i capelli biondi e riccioluti
  3. lo spirito della natura suscita una gara
    tra tutti gli elementi a riprendere la vita
  4. venticello tiepido di primavera
  5. la gioia si addice all’età giovane
  6. la giovinezza non pensa mai alla morte
  7. al poeta la primavera dà fastidio perché
    la frenesia di vita prepara la morte ai vecchi
    come lui.

Biografia …

Il 19 GENNAIO 1848 nasce ARTURO GRAF, rappresentante del tardo romanticismo ottocentesco …

Arturo Graf nasc e ad Atene il 19 gennaio 1848 da padre tedesco e madre italiana, frequenta il liceo a Napoli e lì si laurea in Giurisprudenza nel 1870. Egli si appassiona agli studi sul Medioevo e approfondisce la conoscenza della letteratura e comincia la sua attività di docente di Letteratura Italiana dapprima a Roma e poi a Torino dove insegna all’Università di quella città fino al 1907. Graf accompagna il suo impegno universitario con saggi di critica letteraria, fonda nel 1883 la rivista “Il Giornale storico della letteratura italiana”e collabora con altre riviste importanti come “Critica Sociale” e “Nuova Antologia”. Scrive un solo romanzo “Il riscatto” (1901), mentre sono più numerose le raccolte poetiche delle quali si segnalano “Medusa” (1880) e “Rime della selva” (1906). Graf rimane influenzato dai suoi studi sul Medioevo e nelle sue poesie descrive ambienti orridi e atmosfere cupe che si concludono con esiti tragici. Egli insomma riproduce il gusto del primo romanticismo nord europeo, amante di vicende passionali e di drammatici destini. Graf dimostra grande padronanza espressiva e sa con abilità raggiungere gli effetti emotivi che si propone. Negli ultimi anni egli si avvicina allo “spiritualismo cattolico” e muore a Torino il 31 maggio 1913.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
L’eccezione conferma la regola

MODO DI DIRE
Fare la calza: Dedicarsi ai lavori domestici.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA