1 aprile

Leggiamo …

Da “Biblioteca Italiana” ecco alcuni passi di PIETRO GIORDANI in risposta a Madame de Stael …

In questo articolo Giordani rifiuta la proposta della Stael che dicendo che ricercare solo novità nell’ambito della letteratura è fatto negativo e che perciò non è logico che i letterati italiani devono imitare gli stranieri solo per rinnovare la loro ispirazione. Non è detto che tutte le opere degli stranieri siano altamente poetiche, ma se anche fosse così non è detto che le loro opere siano adatte ad esprimere la sensibilità degli Italiani. Insomma la letteratura è frutto dello spirito di un popolo e perciò gli Italiani devono fare riferimento alla loro tradizione e alla loro cultura.

Fra gli studi veramente utili ed onorevoli all’Italia porremo noi le traduzioni de’ poemi e de’ romanzi oltremontani(1)? Sarà veramente arricchita la nostra letteratura adottando ciò che le fantasie settentrionali crearono? Così dice la baronessa(2), così credono alcuni italiani; ma io sto con quelli che pensano il contrario. Consideriamo prima la loro fondamentale ragione: Ci vuole novità. Ma io dico: oggetto delle scienze è il vero, delle arti il bello. Non sarà dunque pregiato nelle scienze il nuovo, se non in quanto sia vero, e nelle arti, se non in quanto sia bello. Le scienze hanno un progresso infinito, e possono ognidì(3) trovare verità prima non sapute. Finito(4) è il progresso delle arti: quando abbiamo trovato il bello, e, saputo esprimerlo, in quello riposano(5). Né si creda sì angusto spazio, benché sia circoscritto. Se vogliamo che ci sia bello tutto ciò che ci è nuovo, perderemo ben presto la facoltà di conoscere e di sentire il bello. Gli artisti(6) del disegno delirarono nel secolo decimosettimo, cercando nelle pitture, nelle statue, negli edifizi le più stravaganti novità; e uscirono affatto(7) della bellezza e della convenienza; dove l’età nostra molto saviamente è ritornata. Ma l’arte di scrivere, che nel Seicento fu da molti difformata(8) per la stessa follia di novità, ha veramente mutato nel secol nostro, ma forse in peggio; in quanto che si è allontanata non pur dall’antico, ma dal nazionale…Già si potrebbe molto disputare se sia veramente bello tutto ciò che alcuni ammirano ne’ poeti inglesi e tedeschi; e se molte cose non siano false, o esagerate, e però brutte; ma diasi che tutto sia bello; non per questo può riuscir bello a noi, se lo mescoliamo alle cose nostre.

Note

  1. al di là delle Alpi
  2. Madame De Stael
  3. ogni giorno
  4. limitato
  5. raggiunto il massimo di creatività poetica non si può andare oltre e resta solo l’imitazione
  6. artisti barocchi
  7. si allontanarono del tutto
  8. cambiata

Biografia …

Il 1° APRILE 1816 PIETRO GIORDANI su “Biblioteca Italiana” critica Madame de Stael …

Pietro Giordani nasce a Piacenza il 1° gennaio 1774, studia nel Monastero Benedettino di San Sisto nella sua città e poi comincia la sua attività di letterato. Si dichiara favorevole al regime napoleonico e perciò diventa Segretario dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Giordani è un sostenitore del Classicismo ed interviene nella polemica tra Classicisti e Romantici. All’articolo di Madame De Stael che invita i letterati italiani ad imitare quelli stranieri, su “La Biblioteca italiana” il 1° aprile 1816 Giordani risponde con un articolo nel quale egli dice che i letterati italiani devono imitare i classici, gli unici che veramente possono ispirare grande poesia. Egli dunque si dimostra un difensore della tradizione e proprio con queste idee incoraggia il giovane Giacomo Leopardi a proseguire nella sua linea di rispetto della grande letteratura classica. Giordani entra in contatto con gli intellettuali fiorentini per rilanciare il grande patrimonio letterario italiano. Scrive  molti discorsi elogiativi su molti personaggi illustri ed alcune opere di critica letteraria: “L’Alicarnasso del Mai” (1816), “Sopra tre poesie dipinte al fresco” (1832) e “Proemio al terzo volume delle opere di Giacomo Leopardi” (1845). Fino alla fine della sua vita prosegue la sua battaglia in difesa del Classicismo proprio mentre si affermano le nuove tendenze romantiche. Egli muore a Parma i 2 settembre 1848.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Chiodo scaccia chiodo

MODO DI DIRE
Sentirsela: Avere la forza, il coraggio di fare qualcosa.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA