6 novembre

Leggiamo …

In “Storia d’Italia dal 1789 al 1814” CARLO BOTTA tesse l’elogio delle riforme di Leopoldo di Toscana …

In questo brano Botta tesse l’elogio del governo del Granduca di Toscana, il quale con riforme efficaci rende il suo stato moderno e più giusto. Per lui quel tipo di governo rappresenta un modello per gli altri stati italiani.

Da La storia d’Italia dal 1789 al 1814

Erano prima di Leopoldo le leggi di Toscana parziali, incomode, improvvide (1), siccome quelle che parte erano state fatte ai tempi della repubblica di Firenze, tumultuaria sempre e piena di umori di parte fatte dopo (2), ma non consonanti con le antiche, le quali tuttavia sussistevano (3). A tutto pose rimedio il buon Leopoldo. Annullò i magistrati o superflui, o poco proficui, o privilegiati, e tra questi quello delle regalìe (4), togliendo in tal modo qualunque prerogativa, che sottraesse ai tribunali ordinari quelle cause che percuotevano (5) l’interesse della corona. Esentò i comuni dai fori privilegiati (6); gli rendè liberi nel governo dei loro beni, diè loro la facoltà non solamente di esaminare, ma ancora di giudicare l’opportunità delle pubbliche gravezze (7), per modo che il corpo loro venne a formare nel gran-ducato a certi determinati effetti una rappresentanza nazionale (8). Condonati, oltre a ciò, dei debiti verso l’erario, e soddisfatti dei crediti (9), sorsero a grande prosperità; crebbe ancor più il miglioramento del catasto. Soppressi adunque i privilegi individui (10), e i fori privilegiati, corpi e persone acquistarono equalità (11) di diritti quanto alla giustizia. Tali furono gli ordini civili introdotti da Leopoldo.

Note:

  1. Leggi non utili e non sagge.
  2. Leggi fatte con spirito partigiano, cioè che proteggevano solo alcuni cittadini.
  3. Le leggi nuove erano in contrasto con le vecchie che rimanevano però in vigore.
  4. Donazioni e privilegi.
  5. Provocavano danno.
  6. Tribunali con privilegi.
  7. Le tassazioni pubbliche.
  8. I comuni con le loro amministrazioni diventavano come rappresentanza in tutto lo stato.
  9.  Lo stato condona i debiti dei cittadini e paga i creditori.
  10. Privilegi individuali.
  11. Uguaglianza dei diritti.

Biografia …

Il 6 NOVEMBRE 1766 nasce CARLO BOTTA, famoso storiografo di inizio Ottocento …

Carlo Botta nasce a San Giorgio Canavese, vicino a Torino, il 6 novembre 1766 e si laurea in Medicina a Torino nel 1786. Emigra in Francia perché si oppone alla monarchia e ritorna in Italia al seguito dell’esercito di Napoleone. Assume incarichi pubblici dopo la cacciata dei Savoia e al loro ritorno emigra nuovamente in Francia, dove prende la cittadinanza. Insegna per numerosi anni e scrive le sue opere fino alla morte avvenuta a Parigi il 10 agosto 1837. Carlo Botta è uno storiografo molto importante che scrive opere di grande valore. Nel 1809 compone Storia della guerra d’indipendenza degli Stati Uniti d’America, nella quale esalta il regime democratico di quel paese come forma politica ideale. Il suo capolavoro è Storia d’Italia dal 1789 a 1814 (1824), in cui, con grande intelligenza, descrive in maniera efficace cause e conseguenze dei fatti più importanti del suo tempo. Nelle sue pagine emerge un profondo amore per l’Italia ed esprime la speranza che un giorno essa possa diventare unita e libera dalla dominazione straniera.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
La bugia ha le gambe corte: Prima o poi le bugie vengono scoperte.

MODO DI DIRE
Di straforo: Senza permesso.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA