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Andrea Checchi nasce a Firenze il 21 ottobre 1916, si trasferisce a Roma dove frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia ed esordisce molto giovane nel film “1860” (1934) di Alessandro Blasetti. Checchi negli anni Quaranta è uno degli attori più in vista nel panorama del cinema nazionale ma a differenza di altri divi interpreta ruoli di perdente. La sua fisionomia e un erto modo di recitare con voce roca e dimessa fanno di lui il personaggio rassegnato ad un destino di sconfitta. È comunque uno degli attori più attivi e richiesto dai grandi registi dell’epoca. Recita in film importati come ”Luciano Serra pilota” (1938) di Goffredo Alessandrini, “L’assedio dell’Alcazar” (1940) di Augusto Genina e “Malombra” (1942) di Mario Soldati. Nel dopoguerra le premature rughe del suo volto accentuano la sua fisionomia di rassegnato e di pessimista e come tale partecipa a numerose pellicole del neorealismo: “Caccia tragica” (1947) di Giuseppe De Santis, “Achtung! Banditi!” (1951) di Carlo Lizzani, “Terrore sulla città” (1956) di Anton Giulio Majano e “La lunga notte del ‘43” (1960) di Florestano Vancini. Notevole la sua partecipazione anche a sceneggiati televisivi quali “Una tragedia americana” (1962) e “La figlia del capitano” (1965). Checchi muore a Roma il 29 marzo1974.

Terence Hill, pseudonimo di Mario Girotti, nasce a Venezia il 29 marzo 1939 da padre italiano e madre tedesca. Partecipa nel 1951 come attore bambino al film di Dino Risi “Vacanze col gangster” e poi inizia la sua carriera di attore in film musicali o sentimentali e in costume come ad esempio “Lazzarella” (1957) di Carlo Ludovico Bragaglia, “Cartagine in fiamme” (1959) di Carmine Gallone e “Le meravigli di Aladino” (1961) di Henry Levin. La svolta nella sua carriera avviene nel 1963 quando Luchino Visconti gli affida una piccola parte in “Il Gattopardo” che gli dà una certa notorietà. Girotti ha un bel viso, occhi chiari, fisico atletico ed una recitazione che varia a seconda del tipo di pellicola: per tali motivi si distingue in ruoli dinamici e in parti di personaggi d’azione. Egli sa interpretare ruoli drammatici e comici con grande disinvoltura. La sua fama è legata ai numerosi film girati insieme a Bud Spencer (nome d’arte di Carlo Pedersoli), nei quali i due formano una coppia esilarante di “sfasciatutto” in film divario genere, western o poliziesco o avventuroso. Girotti nella parte finale della sua carriera partecipa ad una fortunata serie televisiva intitolata “Don Matteo”.