27 febbraio

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 27 FEBBRAIO 1921 nasce il popolare regista di cinema e di teatro Giuseppe Patroni Griffi …

Giuseppe Patroni Griffi nasce a Napoli il 27 febbraio 1921 da una nobile famiglia ma in difficoltà economica. Da ragazzo rimane affascinato dal cinema americano e nasce in lui un forte interesse per lo spettacolo, in particolare per il teatro. Manifesta interesse per la letteratura e scrive diversi racconti e romanzi. Patroni Griffi mostra quindi una grande varietà di interessi culturali che fanno di lui un intellettuale di grande valore. Anche le regie di opere liriche sono un impegno significativo e famosa rimane la sua regia della “Traviata” nei luoghi in cui si svolge la vicenda, girata a Parigi nel 2000. Dei suoi film citiamo “Metti una sera a cena” (1969), “Addio fratello crudele” (1971) e “Divina creatura” (1975). Ma in realtà la grande carriera di Patroni Griffi è quella di regista teatrale e di questa attività sono importanti le sue messe in scena di “Vestire gli ignudi” (1966) di Pirandello, “La bottega del caffè” (1967) di Goldoni  e “L’avaro” (1981) di Molière. Patronmi Griffi muore a Roma il 15 dicembre 2005.

Il 27 FEBBRAIO 1935 nasce il grande soprano MIRELLA FRENI …

Mirella Freni, nome d’arte di Mirella Fregni, nasce a Modena il 27 febbraio 1935 e si dimostra una bambina d’eccezione perché a 10 anni in un concorso della RAI interpreta “Un bel dì vedremo” dalla “Madama Butterfly” di Puccini. Studia con molto impegno canto e debutta nella sua città nel 1955 in Carmen. Interrompe per tre anni la carriera per maternità e la riprende alla grande nel 1961 al Teatro Regio di Torino in “La Bohème”. Il suo esordio alla Scala di Milano avviene nel 1962 in “Falstaff” di Verdi, ma il vero grande lancio avviene sempre alla Scala in “La Bohème” con la direzione di Herbert von Karajan. In effetti quest’opera diventa la sua preferita e la interpreta molto spesso. La Freni e attraverso lo studio e l’applicazione affronta ruoli sempre più difficili ed impegnativi come quelli delle opere veriste “Fedora” di Umberto Giordano e “Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea. Dal 1965 in avanti diventa une delle cantanti più apprezzate al Metropolitan di New York, ma riscuote grande successo anche a Vienna e a Londra.

Da “La Bohème” di Puccini ecco la romanza tanto amata dalla MIRELLA FRENI “Sì, mi chiamano Mimì” …

Sì. Mi chiamano Mimì,
ma il mio nome è Lucia.
La storia mia è breve.
A tela o a seta ricamo in casa e fuori.
Son tranquilla e lieta ed è il mio svago
far gigli e rose.
Mi piaccion quelle cose che
che han sì dolce malìa(1),
che parlano d’amor, di primavere,
di sogni e di chimere(2),
quelle cose che han nome poesia…
Lei m’intende?
Mi chiamano Mimì, il perché non so.
Sola mi fo(3) il pranzo da me stessa.
sa far evolvere le sue capacità canore
Non vado sempre a messa,
ma prego assai il Signore.
Vivo sola, soletta,
in una bianca cameretta:
guardo sui tetti e in cielo;
ma quando vien lo sgelo(4)
il primo sole è mio
il primo bacio dell’aprile è mio…
Altro di me non le saprei narrare.

Note:

  1. fascino
  2. fantasia vana
  3. mi faccio
  4. il tepore di primavera.
VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA