25 aprile

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 25 APRILE 1926 si rappresenta la prima dell’opera di Giacomo Puccini “Turandot” …

Il 25 aprile  1926 va in scena la prima dell’opera lirica di Giacomo Puccini “Turandot” su libretto di Giusepe Adami e Renato Simoni. La vicenda deriva da un lavoro teatrale di Carlo Gozzi, però gli autori fanno riferimento ad un rifacimento fatto da Friedrich Schiller. Puccini rimane affascinato dalla figura della Principessa che da gelida e insensibile si trasforma in donna innamorata. Puccini non riesce a concludere l’opera a causa della morte ed è il suo allievo Franco Alfano che la porta a termine seguendo gli appunti del maestro. La prima rappresentazione si esegue con la direzione di Arturo Toscanini il quale interrompe l’esecuzione al punto composta dall’autore dicendo al pubblico che lì Puccini aveva concluso il suo lavoro. La trama è molto conosciuta. La Principessa cinese Turandot non vuole unirsi ad alcun uomo e perciò emana un editto nel quale dice che se un principe di sangue regale aspira al matrimonio con lei deve risolvere tre enigmi e se non riesce subirà la condanna a morte. Calaf  figlio di Timur, re tartaro spodestato, tenta la prova non ascoltando il consiglio di tutti a non provare un tentativo impossibile. Egli risolve gli enigmi e Turandot rimane sconvolta. Egli rinuncia a lei ma le propone di indovinare il suo nome in cambio della sua vita. Turandot in un colloquio con lui rimane affascinata dal giovane e cede all’amore.

Il 25 APRILE 1939 nasce il duro difensore di calcio Tarcisio Burgnich …

Tarcisio Burgnich nasce a Ruda, vicino ad Udine, il 25 aprile 1939, inizia la carriera di calciatore nelle giovanili dell’Udinese e nel 1958 passa in prima squadra. Fa brevi esperienze da professionista nella Juventus e nel Palermo e nel 1962 arriva all’Inter di Milano, dove rimane fino al 1974 giocando 358 partite. Le sue prime esperienze di calciatore sono quelle di mezz’ala ma presto diventa uno dei terzini più forti del calcio italiano. Burgnich ha un fisico forte (riceve il soprannome di “roccia”), che utilizza al meglio nel controllare gli avversari soprattutto per anticiparli. Egli è uno degli elementi, insieme a Picchi a Guarneri e a Facchetti, della difesa che fanno grande l’Inter. Con questa squadra vince due scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali. Tipo di poche parole in campo però fa sentire la sua presenza autorevole. Gioca in Nazionale per dieci anni e conquista la vittoria ai Campionati Europei del 1968 in Italia e giunge ala secondo posto ai Mondiali in Messico nel 1970 dietro al grande Brasile di Pelè. Nel 1974 passa ala Napoli dove gioca per tre anni. Conclusa la carriera di calciatore inizia quella di allenatore in squadre di provincia.

Il 25 APRILE 1980 muore il “maestro del brivido” regista Mario Bava …

Mario Bava nasce a Sanremo, vicino ad Imperia, il 31 luglio 1914, figlio di Eugenio, valente esperto di fotografia degli inizi della storia del cinema. Il giovane si appassiona subito a questa arte e inizia la sua carriera come abile creatore di effetti speciali. Dapprima svolge il ruolo di direttore della fotografia dei film di Roberto Rossellini e operatore per altri registi. Fa una lunga gavetta curando la fotografia di numerosi film prima di iniziare la sua carriera di regista nel 1960 con “La maschera del demonio”. Bava è il “padre” del “film horror italiano”, maestro di tutti quei registi che curano questo genere cinematografico a cominciare da Dario Argento. Egli utilizza la sua esperienza di esperto di fotografia e di effetti speciali per ottenere una angosciante suspence ed improvvise immagini che colpiscono lo spettatore. Altri film diventati modelli di “horror gotico”, cioè esagerato ed eccessivo nell’obbiettivo di “creare paura”, sono “La ragazza che sapeva troppo” (1962), “La frusta e il corpo” (1963), “I tre volti della paura” (1963) e “Sei donne per l’assassino” (1964). Bava insomma è un regista di largo respiro che gira anche film in “costume”, western alla italiana e di fantascienza. Egli muore a Roma il 25 aprile 1980.

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