24 ottobre

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 24 OTTOBRE 2006 muore il brillante cantante di musica leggera Bruno Lauzi …

Il 24 ottobre 2006 a Peschiera Borromeo, vicino a Milano, muore Bruno Lauzi, un cantautore che ha scritto numerose canzoni per se stesso e per altri interpreti. Nato ad Asmara, in Eritrea, da genitori italiani, vive la sua fanciullezza a Genova. Fa parte di quella generazione di grandi cantanti genovesi che comprende Fabrizio De André, Umberto Bindi, Luigi Tenco, Sergio Endrigo e Gino Paoli. Manifesta interesse per la poesia e comincia a scrivere testi di canzoni che diventano famose: Ritornerai, Margherita, Viva la libertà. Nel 1970 interpreta altre canzoni come E penso a te, Amore caro, amore bello.  Nel 1978 partecipa con Daniela Poggi al programma televisivo Edizione straordinaria e due anni dopo all’operetta La duchessa di Chicago. Negli ultimi anni diminuisce la sua attività a causa della malattia che lo porta alla morte.

Il 24 OTTOBRE 1913 nasce il grande e possente baritono TITO GOBBI …

Tito Gobbi nasce a Bassano del Grappa, vicino a Vicenza, il 24 ottobre 1913. Si iscrive all’Università di Padova ma nel 1932 abbandona gli studi e si trasferisce a Roma per studiare canto.
La sua prima opera interpretata è La sonnambula di Bellini; vince il Concorso Internazionale di Canto di Vienna e una borsa di studio alla Scala di Milano. Nel 1937 canta in La Traviata di Verdi e comincia ad affrontare ruoli che diventano i suoi cavalli di battaglia: Tosca, Rigoletto e Simon Boccanegra. Tito Gobbi acquista poco alla volta fama internazionale e diventa uno dei più grandi baritoni del Novecento. Negli anni ’50 la sua voce gli consente di interpretare nuovi personaggi e così il suo repertorio diventa vastissimo e va dalle opere del Seicento fino a quelle degli autori contemporanei del Novecento. Nel solo Teatro dell’Opera di Roma in circa trenta anni interpreta 67 ruoli diversi in 400 recite: interpreta Rigoletto 400 volte, Otello 500 volte, Tosca 900 volte. Canta nei teatri più importanti del mondo, ottenendo ovunque grandi trionfi. Gobbi studia a lungo i personaggi da cantare e cura nella mimica e nella gestualità cura particolari che rendono più credibile la sua figura. Gobbi muore a Roma nel 1984.

Da Otello di Verdi si presenta la romanza Credo in un Dio crudel cantata molte volte da TITO GOBBI …

Credo in un Dio crudel
che m’ha creato simile a sé
e che nell’ira io nomo.
Dalla viltà d’un germe
o d’un atòmo, vile son nato.
Son scellerato perché son uomo;
e sento il fango originario in me.
Sì! questa è la mia fè! (1)
Credo con fermo cuor, siccome
crede la vedovella al tempio (2),
che il mal ch’io penso
e che da me procede,
per mio destino adempio.
Credo che il giusto è un istrion (3)
beffardo, e nel viso e nel cuor,
che tutto è in lui bugiardo:
lagrima, bacio, sguardo,
sacrificio ed onor.
E credo l’uom gioco d’iniqua sorte
dal germe della culla
al verme dell’avel. (4)
Vien dopo tanta irrision (5) la Morte.
E poi? E poi? La Morte è il Nulla.
e vecchia fola il Ciel. (6)

  1. fede
  2. chiesa
  3. cattivo attore
  4. tomba
  5. derisione
  6. Dio è una bugia
VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA