22 maggio

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 22 MAGGIO 1922 nasce il compositore e direttore d’orchestra Rito Selvaggi, che muore a RAPALLO …

Rito Selvaggi nasce a Noicattaro, vicino a Bari, il 22 maggio1898, mostra un grande interesse per la musica fin da ragazzino e frequenta il Conservatorio di Pesaro. Già da ragazzo esegue concerti pianistici ottenendo grandi elogi e durante la guerra tiene concerti per le truppe combattenti. Diventa direttore d’orchestra ed esegue concerti in tutta Europa dimostrando grande personalità di interprete dei testi di grandi autori. Selvaggi è anche un autore molto importante e nel 1929 Si esegue al San Carlo di Napoli la sua opera “Maggiolata Veneziana”. Diventa direttore dell’Orchestra dell’Eiar e comincia anche la sua attività di docente di composizione al Conservatorio di Parma. Diventa direttore del Conservatorio di Palermo ed inseguito di quello si Parma e di Pesaro. Egli compone altre opere liriche come “La sposa di Fontebranda”, “Santa Caterina da Siena” e di diverse “Sacre Scritture”. Inoltre egli compone molta musica sacra come ad esempio “Stabat mater”, “Messa Antoniana” ed “Estasi di S. Francesco”. Numerose sono poi le composizioni di musica da camera e per orchestra. Selvaggi muore a Rapallo, vicino a Genova, il 19 maggio 1972.

Il 22 MAGGIO 1813 si rappresenta la prima di “L’Italiana in Algeri” di GIOACCHINO ROSSINI …

Il 22 maggio 1813 al Teatro San Benedetto di Venezia va in scena l’opera lirica “L’Italiana in Algeri” di Gioacchino Rossini, su libretto di Angelo Anelli. La vicenda deriva da un fatto veramente accaduto all’italiana Antonietta Frapolli, catturata dai corsari musulmani, finita nell’harem del Bey di Algeri e poi ritornata in Italia. Rossini compone l’opera all’età di ventuno anni ma essa ottiene grande successo ed ancora oggi è una delle sue composizioni più eseguite nei teatri di tutto il mondo. La vicenda è molto complessa. Il Bey di Algeri Mustafà è stanco della moglie Elvira, vuole liberarsene e obbliga uno schiavo italiano, Lindoro, a sposarla e a portarla via. Nel mentre i suoi corsari catturano l’equipaggio di una nave italiana naufragata e sulla nave si trova la bella Isabella innamorata di Lindoro, che si mette in viaggio alla ricerca del suo amato. Forte della su bellezza, Isabella con la complicità di Lindoro e della stessa Elvira, prepara un feroce inganno a Mustafà.
Essa riesce ad organizzare la sua fuga insieme a Lindoro e quando Mustafà si accorge dell’inganno è troppo tardi e non gli resta che ritornare dalla moglie Elvira.

Da “L’Italiana in Algeri” di GIOACCHINO ROSSINI proponiamo la romanza “Cruda sorte, amor tiranno” …

Cruda(1) sorte! amor tiranno!
Questo è il premio di mia fè(2)?
Non v’è orror, né affanno
pari a quel ch’io provo in me,
per te solo, o mio Lindoro,
io mi trovo in tal periglio(3).
Da chi spero, o Dio, consiglio?
Chi conforto mi darà?
Qua ci vuol disinvoltura,
non più smanie(4), né paura:
di coraggio è tempo adesso,
or chi sono si vedrà.
Già so per pratica qual sia l’effetto
d’uno sguardo languido, d’un sospiro.
So a domar gli uomini come si fa.
Sian dolci o ruvidi, sian flemma o foco
son tutti simili a presso a poco.
Tutti la chiedono, tutti la bramano,
da vaga(5) femmina felicità.

Note:

  1. crudele
  2. fedeltà
  3. pericolo
  4. disperazione
  5. bella donna
VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA