18 settembre

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 18 SETTEMBRE 1926 nasce notevole attore di cinema e di teatro Enrico Maria Salerno …

Enrico Maria Salerno nasce a Milano il 18 settembre 1926 e i critici lo giudicano un grande attore sia di teatro sia di cinema. Ha recitato anche in televisione con grande successo e ha saputo essere un eccellente doppiatore. Dopo complesse vicende legate alla guerra, Salerno inizia la sua carriera di attore teatrale nel 1949. Il grande regista Giorgio Strehler lo fa recitare l’anno dopo in La morte di Danton e continua la collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano. Negli anni ’50 affronta prove teatrali molto impegnative nel Teatro Stabile di Genova: recita in opere di Shakespeare, Cechov, Pirandello diventando tra gli attori più famosi del momento. Fonda con altri colleghi la Compagnia degli Attori Associati e recita con Zeffirelli in Chi ha paura di Virginia Woolf?, e qualche anno dopo in Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello. Nel cinema si afferma più tardi e la sua prima prova importante è La lunga notte del ‘43 (1960), ma ottiene ottimi risultati in Estate violenta di Valerio Zurlini e in Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli. Come doppiatore dà la voce a Clint Eastwood nei film di Sergio Leone, a Farley Granger in Senso e a Laurence Olivier in Re Lear. Numerosi sono gli sceneggiati girati per la televisione. Salerno muore a Roma nel 1994.

Il 18 SETTEMBRE 1957 muore, dopo lunga attività, il regista Augusto Genina …

Augusto Genina muore a Roma il 18 settembre 1957  che per più di 40 anni è stato regista di film muti e sonori. Nato nel 1892, da giovane si interessa subito di teatro, ma presto passa al cinema e lavora per la riduzione cinematografica di Beatrice d’Este (1912). Nel 1913 firma il suo primo film La moglie di sua eccellenza a cui fa seguito un numero notevole di film. Lavora anche durante la guerra, ma è costretto a emigrare per la crisi del cinema italiano e nel 1929 in Francia dirige Louise Brooks in Miss Europa, che ottiene un successo strepitoso. Ritornato in Italia, dirige nel 1936 Lo squadrone bianco, premiato al Festival di Venezia, e nel 1939 L’assedio dell’Alcazar, entrambi pellicole di argomento bellico. Nel dopoguerra si adatta al neorealismo dirigendo Il cielo sulla palude (1949), biografia di Maria Goretti, L’edera (1950) tratto dal romanzo di Grazia Deledda, e poi il suo ultimo film Frou Frou (1955). Si ritira dall’attività per motivi di salute e dopo qualche anno muore a Roma.

Il 18 SETTEMBRE 2008 muore il rigoroso regista Florestano Vancini …

Florestano Vancini muore a Roma il 18 settembre 2008. Nasce a Ferrara nel 1926 e le sue prime esperienze sono quelle di giornalista per il quotidiano locale Il Corriere del Po. La carriera cinematografica inizia tardi nel 1960 col grande film La lunga notte del ‘43, tratto dal romanzo di Giorgio Bassani e interpretato da Gino Cervi e Enrico Maria Salerno, premiato al Festival di Venezia come migliore opera prima. Vancini prosegue la sua attività con pellicole impegnate politicamente perché è sempre alla ricerca della verità storica: Bronte: cronaca di un massacro (1972) e Il delitto Matteotti (1973). Vancini lavora anche in televisione dove dirige sceneggiati di successo: La piovra 2 (1986) e Piazza di Spagna (1992). Compare come attore nel film di Francesco Rosi Cadaveri eccellenti (1976). Dirige anche un film western I lunghi giorni della vendetta (1967).

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