15 febbraio

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 15 FEBBRAIO 1898 nasce Totò il più grande comico del cinema e della rivista italiana …

Totò, nome d’arte di Antonio De Curtis, nasce a Napoli il 15 febbraio 1898, vive una fanciullezza triste e disagiata, fa studi irregolari e solo negli anni Venti comincia un’attività teatrale di un cero rilievo. Partecipa a numerosi spettacoli di rivista e di avanspettacolo mostrando una personale forte carica comica. Ottiene successo con le riviste “Quando meno te l’aspetti” e ”Con un palmo di naso”. Solo nel 1937 inizia la sua attività di attore cinematografico che si protrae in ben 97 film. Totò diventa l’immagine stessa della comicità in Italia. Con il suo viso squadrato e irregolare, con la sua prodigiosa mimica buffa, con i suoi movimenti da marionetta è l’esempio tipico della “commedia dell’arte”, cioè di uno spettacolo comico improvvisato che crea una “maschera fissa” di personaggio divertente. Totò recita al cinema con la direzione di 42 registi diversi spesso imponendo loro la sua forte personalità di grande attore. Dei suoi numerosi film si ricordano per la prima fase “San Giovanni decollato (1940) di Amleto Palermi, “Napoli milionaria” (1950) di Eduardo De Filippo, e “L’oro di Napoli” (1954) di Vittorio De Sica. Dell’ultima fase sono significativi i film “La mandragola” (1965) di Alberto Lattuada e “Uccellacci e uccellini” (1966) di Pier Paolo Pasolini. Totò muore a Roma il 15 aprile 1967.

Il 15 FEBBRAIO 1845 va in scena la prima dell’opera lirica “Giovanna d’Arco” di GIUSEPPE VERDI …

Il 15 febbraio 1845 al Teatro alla Scala di Milano si rappresenta la prima dell’opera lirica di Giuseppe Verdi “Giovanna d’Arco”. Temistocle Solera, autore del libretto, prende spunto per la sua scrittura dal dramma omonimo di Friedrich Schiller, ma riduce il numero dei personaggi e apporta profonde modifiche alla vicenda storica. La prima ha successo e lo stesso Verdi è soddisfatto dell’opera. Anche le rappresentazioni successive trovano il consenso del pubblico. Molto vario è invece il giudizio della critica: ad alcuni studiosi l’opera piace ad altri molto meno. La vicenda dell’opera si allontana molto dalla verità storica. Il re di Francia Carlo VII decide di rinunciare alla lotta contro gli Inglesi e depone le armi che invece raccoglie Giovanna, pronta a guidare l’esercito francese alla riscossa. Vi sono interventi di forze demoniache e spiriti celesti che si oppongono o sostengono l’azione della fanciulla. Anche il padre di Giovanna, sospettando che la figlia abbia perduta la purezza, la maledice, ma quando viene a sapere che essa è rimasta fedele alla promessa fatta a Dio, la incoraggia. Giovanna combatte e muore suscitando dolore in tutti. 

Da “Giovanna d’Arco” di GIUSEPPE VERDI proponiamo la romanza “Sempre all’alba e alla sera” …

Ai campi di battaglia!
Ma d’una ferrea maglia,
e d’una spada e d’un cimiero(1)
forse a me fia grave il pondo(2)?
Tanto chiedo a te,
Speme(3) del mondo.
Sempre all’alba e alla sera
quivi innalzo a te preghiera;
qui la notte mi riposo,
e te sogna il mio pensier.
Sempre a me, che indegna sono,
apri il cor pietoso(4)
Oh se un dì m’avessi in dono(5)
d’una spada e d’un cimier!
Ma…le stanche pupille
il sonno vince.
Regina(6), il baldo voto perdona(7)
e benedicimi.

Note:

  1. elmo
  2. sarà grave il peso?
  3. la Madonna, Speranza del mondo
  4. pieno di fede
  5. se mi dessi in dono
  6. la Madonna
  7. la promessa ardita.
VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA