8 aprile

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

L’8 APRILE 1921 nasce il celebrato e comunicativo tenore Franco Corelli …

L’8 aprile 1876 al Teatro alla Scala di Milano va in scena la prima dell’opera lirica “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli, su libretto di Arrigo Boito. La fonte della vicenda è l’opera di Victor Hugo “Angelo, tiranno di Padova”, ma Boito apporta profondi cambiamenti sia nei personaggi sia nello sviluppo della storia. Ponchielli non è molto convinto del progetto e lavora con molta incertezza, ma quando si rappresenta l’opera ha un grande successo. Comunque l’autore apporta delle modifiche ed arriva a preparare ben cinque versioni, che in ogni caso hanno sempre successo. “La Gioconda” è l’opera che si avvicina maggiormente al “grand opera” francese, con molte danze, tra le quali spicca la “Danza delle Ore”, diversi fatti drammatici e colpi di scena che colpiscono gli spettatori. La vicenda è molto complessa. Gioconda è una cantante che è innamorata di Enzo, il quale è amante di Laura, moglie di Alvise. Il perfido Barnaba, spia del Consiglio dei Dieci, ama Gioconda, che lo respinge. Alvise vuole vendicarsi della moglie per il tradimento e prepara una pozione avvelenata, ma Gioconda sostituisce il bicchiere e le salva la vita. Alvise fa arrestare Enzo e Gioconda convince Barnaba a liberarlo in cambio del suo amore. Ma quando Laura ed Enzo riescono a fuggire Gioconda per non cedere a Barnaba si uccide.

L’8 APRILE 1876 va in scena la prima dell’opera di AMILCARE PONCHIELLI “La Gioconda” …

Franco Corelli nasce ad Ancona l’8 aprile 1921 in una famiglia di appassionati di canto e di opere liriche. Nel 1942 diventa impiegato del Comune della sua città e solo casualmente scopre le sue doti canore. Prima studia canto come baritono e solo con lo studio amplia il suo registro vocale. Egli diventa uno dei tenori più importanti dagli anni Cinquanta e per circa vent’anni. Riesce a conquistare un’ampiezza di registro molto vasto, ma capace di acuti di notevole valore. Si specializza in ruoli di tenore lirico-spinto tipico di ruoli drammatici, ma sa affrontare all’occorrenza un repertorio romantico di primo Ottocento. Nel 1951 debutta a Spoleto in “Carmen”, una delle opere di sua predilezione. Nel 1954 debutta alla Scala di Milano in “La Vestale” di Gaspare Spontini insieme a Maria Callas e per circa vent’anni compare con assiduità nel teatro milanese interpretando opere famose: “Turandot” di Giacomo Puccini, “Andrea Chénier” di Umberto Giordano, “Il pirata” di Vincenzo Bellini, “Aida” di Giuseppe Verdi. Nel 1961 fa il suo debutto al Metropolitan di New York con “Il Trovatore” di Verdi e per sedici anni si esibisce in questo teatro interpretando le opre più famose come “La forza del destino” di Verdi, “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni, “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli. Corelli muore a Milano il 29 ottobre 2003.

Da “La Gioconda” di AMILCARE PONCHIELLI ecco una romanza spesso cantata da Corelli “Cielo e mar” …

Cielo e mar! L’etereo velo
splende come un santo altar(1).
L’angiol mio(2) verrà dal cielo?
L’angiol mio verrà dal mare?
Qui l’attendo; ardente spira
oggi il vento dell’amor(3).
Ah! Quell’uom che vi sospira
vi conquide, o sogni d’or(4)!
Nell’aura fonda(5)
non appar né suol né monte.
L’orizzonte bacia l’onda!
L’onda bacia l’orizzonte!
Qui nell’ombra, ov’io mi giacio
coll’anelito del cuor(6),
vieni, o donna, vieni al bacio
della vita e dell’amor.

Note:

  1. l’atmosfera del cielo notturno diventa un sacro altare
  2. la donna amata
  3. la passione d’amore oggi è più forte
  4. sogni, chi vi desidera vi conquista
  5. nella oscurità notturna
  6. sto qui con grande desiderio nel cuore
VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA