6 febbraio

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 6 FEBBRAIO 1924 nasce il misurato e bravo attore Ivo Garrani …

Ivo Garrani nasce ad Introdacqua, vicino a L’Aquila, il 6 febbraio 1924, molto giovane esordisce nel mondo del teatro con la “Compagnia Tamberlani” recitando insieme a grandi nomi dello spettacolo come Paolo Stoppa, Gino Cervi e Valentina Fortunato. Nella sua lunga carriera di attore Garrani si distingue per una recitazione misurata, priva i eccessi e di esasperata gestualità. Le sue interpretazioni diventano più efficaci per merito di una voce profonda e modulata che dà prestigio ai personaggi rappresentati. Tra i suoi film sono da ricordare: “Terrore sulla città” (1956) di Anton Giulio Majano, “La battaglia di Maratona” (1959) di Jacques Tourneur, “Il Gattopardo” (1963) di Luchino Visconti e “Waterloo” (1970) di Sergej Bondaarciuk. Sono numerosi gli sceneggiati televisivi ai quali partecipa e tra essi si citano “Capitan Fracassa” (1958), “L’’isola del tesoro” (1959) e “Delitto e castigo” (1963). Celebre anche la sua partecipazione alla messa in scena al Piccolo Teatro di Milano di “Giulio Cesare” (1953) con regia di Giorgio Strehler. Garrani muore a Roma il 25 marzo 2015.

Il 6 FEBBRAIO 1813 si rappresenta la prima di “Tancredi” di GIOACCHINO ROSSINI …

Il 6 febbraio 1813 al Teatro La Fenice di Venezia va in scena la prima dell’opera lirica “Tancredi” di Gioacchino Rossini, su libretto di Gaetano Rossi, derivato dall’opera di Voltaire. L’opera incontra il favore del pubblico per molti anni, ma verso la metà dell’Ottocento cambia il gusto ed essa scompare dal repertorio dei teatri. Solo dopo una famosa edizione del “Maggio Musicale Fiorentino” del 1952 il “Tancredi” ritorna di moda ed oggi i critici la giudicano una delle migliori composizioni di Rossini. La vicenda si svolge nel 1005 a Siracusa, dove vi sono lotte tra Siciliani, Bizantini e Saraceni. In città esistono contrasti tra due famiglie, Argirio e Orbazzano. Tancredi, innamorato di Amenaide, figlia di Argirio, deve andare in esilio perché accusato di intesa con i Bizantini. Argirio, per ritornare in pace, promette la figlia in sposa ad Orbazzano, ma questi accusa la ragazza di intesa con Solamir, capo dei Saraceni, ed essa va in carcere. Per salvare la città dall’assalto dei Musulmani, Argirio deve dare in sposa la figlia a Solamir, ma ritorna Tancredi che sconfigge i Saraceni e muore per le ferite riportate in battaglia, orgoglioso per l’amore che gli mostra Amenaide.

Da “Tancredi” di GIOACCHINO ROSSINI è interessante la romanza “O patria, dolce e ingrata patria” …

O patria! dolce e ingrata patria,
alfine a te ritorno! Io ti saluto!
O cara terra degli avi miei: ti bacio.
E’ questo per me un giorno sereno.
comincia il cor a respirarmi in seno.
Amenaide, o mio pensier soave,
solo de’ miei sospir, de’ voti miei
celeste oggetto(1), io venni alfin;
io voglio, sfidando il mio destino,
qualunque sia,
meritarti o perir, anima mia.
Tu che accendi questo core,
tu che desti il valor mio,
alma gloria(2), dolce amore,
secondate il bel desio(3),
cada un empio traditore,
coronate la mia fe’.
Di tanti palpiti, di tante pene,
da te, mio bene, spero mercé(4)
Sarà felice, il cor mel dice(5),
il mio destino, vicino a te.

Note:

  1. oggetto dei miei sospiri e delle mie promesse
  2. gloria desiderata
  3. sostenete il bel desiderio
  4. spero perdono
  5. il cuore me lo dice.
VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA