5 aprile

Nel mondo dello spettacolo e dello sport …

Il 5 APRILE 1964 la RAI manda in onda la prima puntata dello sceneggiato “I miserabili” …

Il 5 aprile 1964 la RAI trasmette la prima puntata dello sceneggiato “I miserabili” tratto dal famoso romanzo di Victor Hugo e con la regia di Sandro Bolchi, uno specialista del genere. Gli attori principali sono Gastone Moschin, Giulia Lazzarini e Tino Carraro, che con la loro grande bravura contribuiscono al successo della trasmissione. Lo sceneggiato richiede un grande impegno, ma la realizzazione risulta un po’ primitiva perché tutte le scene si realizzano in studio anche quelle ambientate in spazi esterni. Rimane famosa l’interpretazione di Moschin nel ruolo di Jean Valjean che sa rendere bene l’evoluzione sia fisica che psicologica del personaggio nell’arco di vent’anni della sua vita. È questa l’epoca dei grandi sceneggiati televisivi che diventano gli appuntamenti più significativi della programmazione televisiva annuale e questo sceneggiato rientra in questa logica di grande spettacolo popolare. La vicenda è molto conosciuta. Jean Valjean un ergastolano che ha scontato una lunga pena si ravvede, si reca in un paesino, mette su una piccola azienda, si arricchisce e diventa sindaco del borgo. L’inesorabile poliziotto Javert continua le sue ricerche e lo scopre. Nel mentre Valjean protegge e fa crescere una bambina che da ragazza si innamorato di un giovane benestante. Sistemata la ragazza Valjean muore felice.

Il 5 APRILE 2013 muore dopo lunga carriera l’attrice Regina Bianchi …

Regina Bianchi nasce a Lecce il 1° gennaio 1921 da genitori napoletani entrambi attori. Fin da giovane anch’essa comincia a recitare nella Compagnia di Eduardo De Filippo e diventa una delle attrici più brave e famose del teatro napoletano. Rimangono celebri le sue interpretazioni di “Filumena Marturano”, “Sabato, domenica e lunedì” e “Napoli milionaria!”. La Bianchi è un’attrice istintiva e di carattere e sa ottenere effetti altamente drammatici nelle sue interpretazioni. Per quindici anni interrompe la sua carriera per dedicarsi alla famiglia e verso la fine degli anni Cinquanta riprende la sua attività con la medesima professionalità precedente. È notevole anche la sua carriera cinematografica che la vede recitare con grandi registi. Del primo periodo della sua carriera si possono ricordare “Il ponte di vetro” (1940) di Goffredo Alessandrini e “Rosa di sangue” (1940) di Jean Choux. Al periodo della ripresa dell’attività appartengono i film: “Un giorno da leoni” (1961), e “Le quattro giornate di Napoli” (1962) entrambi di Nanni Loy e “I giorni contati” di (1962) di Elio Petri. La Bianchi muore a Roma il 5 aprile 2013.

Il 5 APRILE 1991 muore l’attore e grande doppiatore Renato Turi …

seguito loro seguito nei vari teatri d’Italia. Comincia molto giovane la sua attività di attore di teatro nella Compagnia di Mario Silenti. Ma la sua vera carriera inizia nel dopoguerra quando riceve l’assunzione alla radio. Renato Turi possiede una voce baritonale che egli riesce a modulare con tante sfumature e pertanto egli riesce a svolgere diversi ruoli, soprattutto con tale voce riesce a svolgere una brillante carriera di doppiatore. Nel cinema recita poco e di tale esperienza si possono citare le prove in “Viva l’Italia!” (1961) di Roberto Rossellini e “Cadaveri eccellenti” (1976) di Francesco Rosi. In televisione partecipa ad alcuni sceneggiati di successo come “Joe Petrosino” (1972) di Daniele D’Anza e “La pietra di luna” (1972) di Anton Giulio Majano. Rimane famosa la sua partecipazione allo spettacolo “Aggiungi un posto a tavola” di Garinei e Giovannini perché egli “presta” fuori campo la sua voce a Dio. Come si diceva la sua carriera più prestigiosa è quella di doppiatore, uno dei più importanti in Italia, perché dà la sua voce ai grandi divi del cinema americano: Lee Marvin, Charlton Heston, Robert Ryan, John Wayne, Orson Welles e Cary Grant. Turi muore a Roma il 5 aprile 1991.

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