26 giugno

Avvenne …

Il 26 GIUGNO 1288, a Pieve del Toppo, vicino ad Arezzo, si svolge la battaglia tra i Guelfi di SIENA e i Ghibellini di Arezzo, che riportano una netta vittoria …

Il 26 giugno 1288 si combatte la Battaglia di Pieve del Toppo tra i Ghibellini di Arezzo e i Guelfi di Siena, che si conclude con la netta vittoria degli Aretini. Nei mesi precedenti i Guelfi di Firenze e di Siena decidono di assediare Arezzo in mano ai Ghibellini. Dopo vari mesi di inutile assalto essi decidono di desistere e di ritornare alle rispettive città. Gli Aretini hanno un esercito ancora valido e decidono di attaccare l’esercito senese che si sta allontanando. Conoscono bene il territorio e con una manovra di aggiramento attaccano i nemici nell’unico punto dove si può attraversare le paludi: Pieve del Toppo. I Senesi non si aspettano l’attacco, non sono in formazione di battaglia e subiscono un terribile massacro con oltre 500 morti. Anche Dante fa riferimento a questa battaglia nel Canto XIII dell’Inferno quando presenta tra gli scialacquatori il personaggio di Lano da Siena morto nello scontro.

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Il 26 GIUGNO a Pratola Peligna, vicino a L’Aquila, si apprezza molto la “Sagra dell’Agnello” …

…a Pratola Peligna, vicino a L’Aquila, si tiene la tradizionale “Sagra dell’Agnello”, una festa tipica degli ambienti pastorali della zona. La cittadina si trova sulle prime alture che portano alle montagne del “Parco Nazionale della Majella” ed offre uno spettacolare paesaggio montano se si guarda verso l’alto e di una pianura rigogliosa se si guarda verso il basso. Questa è una zona di lunga tradizione pastorizia e la sagra vuole rendere omaggio alle antiche abitudini contadine locali. L’allevamento degli ovini dava notevoli possibilità di sopravvivenza ai pastori con la produzione del famoso pecorino abruzzese e forniva anche notevoli risorse di carne per la popolazione. Durante la sagra si allestiscono stand per la vendita di carne ma anche barbecue per gli assaggi e per un pranzo a base di costarelle di agnello “scottadito” da consumare ben calde appena tolte dalla brace.

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VOCABOLARIO CUCINA