28 maggio

Lo Chef consiglia …

Un nuovo modo per impiegare l’ARANCIA siciliana: nell’insalata …

Ingredienti

  • 2 finocchi
  • 2 arance
  • sale
  • pepe
  • 2 cucchiai di olio

Preparazione
Lavare e asciugare i finocchi mantenendo anche la parte esterna, tagliarne le punte e affettarle sottilmente.

Pelare le arance e separare gli spicchi.

In una ciotola, riunire gli spicchi d’arancia e i finocchi, condendoli con due cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.

A proposito di …

L’ARANCIA rossa è un prodotto siciliano riconosciuto nel mondo …

Le arance rosse di Sicilia si suddividono principalmente in tre categorie: Tarocco, Moro e Sanguinello.
Le arance Tarocco, hanno la polpa priva di semi, di colore giallo-arancio; vengono coltivate nella provincia di Siracusa fin dall’Ottocento.
Le arance Moro, prodotte nell’area di Catania, hanno la polpa rosso scura e un sapore molto gradevole, leggermente acido.
La varietà di arance Sanguinello invece, si coltiva in primavera nel territorio di Siracusa, ha un sapore eccellente e una polpa ricca di succo.

Andiamo a …

Visitiamo la città di MILAZZO, città della SICILIA …

La città di Milazzo è un comune in Provincia di Messina, ricco di storia e di tradizioni. Posta sul mare la città ha sempre svolto un grande ruolo marinaro di valore militare ma anche civile. Essa fonda la sua economia su una ricca agricoltura e sulla pesca, ed oggi anche su alcune attività industriali come raffinerie di petrolio e produzione di acciaio. Fondata dai Greci nel 761 a.C., Milazzo diventa romana dopo la battaglia che lì davanti ad essa si svolge nel 260 a.C. e nella quale Caio Duilio sconfigge i Cartaginesi. Nel Medioevo, dopo l’occupazione degli Arabi, mantiene il ruolo di importante città di mare sotto i Normanni e quando passa agli Aragonesi riceve molti privilegi civili ed economici per il suo ruolo di porto militare. Nel 1860 Garibaldi vi riporta una importante vittoria sull’esercito borbonico, che subito dopo deve abbandonare l’isola. Luoghi artistici significativi sono il Duomo Vecchio, il Santuario di Sant’Antonio, il Palazzo D’Amico e il Castello di Federico II.

Visitiamo …

In SICILIA esploriamo la Riserva Capo Gallo, verde oasi …

La riserva, vicina a Palermo, è costituita essenzialmente dal Monte Gallo, che termina in un promontorio, denominato Capo Gallo. La montagna presenta importanti fenomeni carsici, in particolare profonde grotte che hanno conservato resti di animali e tracce di antiche civiltà. Tra questi la più importante è la Grotta regina sulle cui pareti lisce sono state trovate centinaia di iscrizioni e disegni lasciate dai fenici che vivevano sulla costa siciliana. Il versante settentrionale del promontorio è quello che mantiene le caratteristiche naturali meglio conservate, mentre quello meridionale si presenta con un suolo pietroso, con scarsa vegetazione. Le rocce alla base del promontorio presentano piante resistenti al vento e alla salsedine, come illimoniume il finocchiodi mare. Salendo più in quota si trovailleccio che è capace di sopravvivere anche in ambienti poco inospitali in forma di cespuglio e che, quando è possibile, forma veri e propri boschi. Lo si trova in compagnia dell’asparago spinoso, dell’olivastro e della ruta d’Aleppo. È l’habitat ideale di cince, fringuelli e merli, oltre che dei colombacci. Gli uccelli convivono con diverse specie di piccoli roditori preda preferita dell’allocco e del barbagianni che vivono nei boschi e sulle rocce. Nella stagione delle migrazioni il promontorio ospita la cicogna bianca, il falco pecchiaiolo e il coloratissimo gruccione. I fondali sabbiosi ospitano una bella prateria di posidonia oceanica e alla base delle rocce si trova il trottoir a Vermetus,una piattaforma simile a un marciapiede costruita da un mollusco che vive all’interno di tubi calcarei. Entrambi ( posidonia e vermetus) vivono solo dove la qualità dell’acqua è ottima.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA