27 maggio

Lo Chef consiglia …

La torta barozzi è lo storico dolce di Vignola, in EMILIA-ROMAGNA ….

Ingredienti

  • 250 g di cioccolato fondente
  • 150 g di zucchero
  • 4 uova
  • 100 g di mandorle spellate
  • 80 g di burro
  • 1 tazzina di caffè ristretto
  • 1 bicchierino di rhum

Preparazione
In un tegame a bagnomaria porre il cioccolato fondente spezzettato grossolanamente e farlo sciogliere amalgamandolo al burro.

Tritare finemente le mandorle, unendole poi ai tuorli sbattuti con allo zucchero; versare il rhum e il caffè. Amalgamare il cioccolato fuso con il burro.

Montare a neve gli albumi, unendoli poi al composto preparato in precedenza.

Imburrare e infarinare una teglia, versando il composto e livellandolo.
Disponete la teglia in forno già caldo a 180 °C e far cuocere per circa 30 minuti.

Lasciare raffreddare prima di servire.

A proposito di …

A VIGNOLA possiamo assaggiare le sue dolcissime ciliegie …

In Italia si producono circa 150 mila quintali di ciliegie, di 150 differenti varietà. L’eccellenza spetta però alla ciliegia di Vignola: in questo territorio, circa mille ettari sono dedicate alla coltivazione di questo piccolo frutto.

Le ciliegie maturano in primavera e vengono raccolte fino a giugno: dalla forma rotonda e dalla buccia scura, questi piccoli frutti sono caratterizzati da una polpa succosa di colore rosso scuro.

La storia narra che il ciliegio fu importato a Roma dall’Asia, nel 68 a.C. e la sua coltivazione fu tramandata in epoca medievale. Nell’Ottocento venivano mangiate dalla nobiltà ma nel 1930, Vignola diventa la capitale della ciliegia poiché vengono sviluppate diverse tecniche per coltivare ed esportare questo frutto.

Andiamo a …

Visitiamo VIGNOLA, città dell’EMILIA-ROMAGNA …

Vignola è un comune in Provincia di Modena, situato sulle colline alle pendici dell’Appennino Emiliano all’inizio della Valle del Fiume Panaro. Vignola da sempre ha avuto una vocazione agricola ed ha sviluppato la piantagione di ciliegie diventando famosa per la produzione della pregiata ciliegia rossa di Vignola. Altra fonte economica è il commercio e l’attività industriale nel settore delle materie plastiche. Vignola era luogo abitato già all’epoca romana, ma si hanno sue notizie certe nell’826, quando l’Abbazia di Nonantola ottiene la Basilica di S. Maria situata in città. Sul luogo si costruisce un potente castello di difesa voluto dal monastero che rimane proprietario della città fino al 1247. La Famiglia Grassoni diventa feudataria di Vignola, che poi passa agli Estensi di Ferrara nel 1399. Questi signori tengono la città per due secoli e la rendono più sicura con la cinta di mura e la ristrutturazione del castello. La città di Vignola nell’Ottocento fa parte del Ducato di Modena fino all’Unità d’Italia. I Monumenti più importanti della città sono la Pieve Romanica, la Rocca e il Palazzo Barozzi.

Visitiamo …

La Riserva Regionale Onferno si trova solo in EMILIA-ROMAGNA …

La Riserva Naturale Orientata di Onferno si trova in provincia di Rimini. Al centro della riserva c’è la formazione di gesso selenico in cui lo scorrere millenario di acque sotterranee ha portato alla formazione delle Grotte di Onferno. La cavità principale, lunga 700 m e profonda 70 m, custodisce la più importante colonia di pipistrelli della regione, oltre 8000 individui, appartenenti a ben sette specie tra cui ilMiniottero considerato in pericolo in tutte le zone in cui vive. Sulla collina gessosa sorge l’antico borgo di Onferno, che anticamente prendeva il nome di Inferno proprio per la presenza delle grotte che si pensava conducessero in tale luogo oscuro. L’area protetta comprende anche le ripide pareti rocciose della Ripa della Morte, i vicini calanchi, lembi di bosco e aree coltivate.
La vegetazione più interessante della riserva è quella legata agli affioramenti gessosi e alle aree influenzate dal sistema carsico sotterraneo. Nelle zone più aride sono presenti specie della macchia mediterranea. Nei puntiin cui si aprono le bocche delle caverne, la continua presenza di aria fresca favorisce la formazione di boschi misti di roverella, orniello, acero e tiglio. Nel sottobosco fioriscono primule, elleboro e ciclamini. I ripidi versanti della Ripa della Morte e gli anfiteatri calanchivi alla base sono rivestiti di erbe e da cespugli di ginestra. L’area di Onfernoé caratterizzata da una fauna tipica delle colline tra Romagna e Montefeltro. Tra i piccoli mammiferi nei prati e nei campi coltivati sono comuni talpa e arvicola di Savi, mentre nel bosco prevalgono topo selvatico e arvicola rossastra; tra gli arbusti fanno il nido riccio e moscardino. Recentemente sono ricomparsi l’istrice e il capriolo.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA