25 aprile

Lo Chef consiglia …

In CAMPANIA, gli gnocchi alla sorrentina sono un vero peccato di gola …

Ingredienti

per gli gnocchi

  • 1 kg di patate rosse
  • 300 g di farina 00
  • 1 uova
  • sale

per il sugo

  • 1 spicchio di aglio
  • 700 g di passata di pomodoro
  • olio extra vergine di oliva
  • basilico

per il condimento

  • 250 g di mozzarella fiordilatte
  • 100 g di parmigiano grattugiato

Preparazione
Portare a bollore l’acqua, aggiungere il sale e lessare le patate con la buccia, facendo cuocere per almeno 40 minuti.

Mettere in un tegame un filo d’olio e l’aglio tagliato a metà. Far rosolare qualche minuto e versare la passata di pomodoro.
Aggiungere il sale e lasciare addensare.
Quando il sugo è pronto, aggiungere qualche foglia di basilico.

Tagliare la mozzarella a cubetti grossolani.

Scolare le patate, sbucciarle senza farle raffreddare e schiacciarle con uno schiacciapatate.

Versare su un tavolo la farina, le patate schiacciate, un pizzico di sale e un uovo.
Non lavorare l’impasto per troppo tempo, altrimenti gli gnocchi risulteranno duri.
Quando l’impasto è pronto, tagliarlo a grossi tocchetti e forma dei cordoncini.
Tagliare i singoli cordoncini in tocchetti piccoli. Rigare i tocchetti con una forchetta, premendo la base con il pollice così da formare l’incavo che raccoglierà il sugo.

Adagiare gli gnocchi su un vassoio spolverato con della farina.

Porta a bollore l’acqua, salarla leggermente e calare una porzione di gnocchi alla volta. Scolarli non appena tornano in superficie.

Condire gli gnocchi con il sugo in una ciotola.
Versare un mestolo di sugo sul fondo di una pirofila, aggiungere un goccio d’olio e formare un primo strato di gnocchi.

Distribuire la mozzarella sugli gnocchi e il parmigiano, coprire con un altro strato di gnocchi e terminare con mozzarella e parmigiano.

Cuocere nel forno con il grill acceso per 5 minuti a 250°.
Sfornare e lasciar intiepidire qualche minuto prima di servire.

A proposito di …

Per un buon primo piatto, l’importanza di dà alla pasta: quella di Gragnano eccelle in CAMPANIA …

La produzione di pasta risale alla fine del XVI secolo, quando compaiono le prime aziende familiari.
Fino al secolo prima, non era un alimento diffuso ma, a causa della carestia che colpì il Regno di Napoli, divenne fondamentale.
Nel 1861, i maggiori stabilimenti di pasta si trovavano a Gragnano, famosi per produrre i maccheroni: si narra che il re Ferdinando II, colpito dalla bontà della pasta durante un pranzo, chiese che la fornitura della corte dovesse provenire da una di queste aziende.

La pasta, ottenuta con semola di grano duro e acqua, si divide in due categorie: liscia, apprezzata per la sua leggerezza e rigata, utilizzata per la sua capacità di trattenere i sughi.

Andiamo a …

Visitiamo SORRENTO, bellissima città della CAMPANIA …

La città di Sorrento è un comune della Provincia di Napoli, si trova su una piccola altura di tufo sul mare ed essa quindi ha sempre avuto una vocazione marinara. La città si affaccia sulla parte meridionale del Golfo di Napoli e presenta una vista stupenda su tutta la costa. Oltre all’attività di pesca e di piccola cantieristica l’economia si fonda sull’artigianato ma soprattutto sul turismo perché la città attira tanti visitatori affascinati dalla sua posizione sul mare. Sorrento, fondata dai Greci, sotto il dominio romano si espande e diventa centro commerciale di rilievo. Nel Medioevo deve sempre combattere contro Amalfi, Salerno e i Saraceni, poi cade sotto la dominazione dei Normanni. Diventa parte del Regno di Napoli e ne segue le vicende politiche, ma è da ricordare come fatto locale l’assalto dei turchi nel 1558 che conquistano la città e la saccheggiano. I luoghi più rappresentativi per bellezza artistica sono il Duomo, la Chiesa del Carmine, la Basilica di Sant’antonio e la Cattedrale dei SS. Filippo e Giacomo.

Visitiamo …

Se vi trovate in CAMPANIA, fate un salto alla Riserva della Foce del Sele e del Tanagro …

La Riserva Foce Sele-Tanagro si estende lungo il litorale tra i comuni di Capaccio-Paestum ed Eboli e nel territorio che fiancheggia i fiumi Sele, Tanagro e Calore. Comprende l’oasi naturalistica di Persano, zona umida di interesse internazionale che ospita rarissime specie vegetali e animali. Nella Riserva sono presenti numerose sorgenti termali, note fin dall’epoca romana per le loro proprietà curative.
Lungo il litorale, sia a nord che a sud, della foce del Sele è presente un’ampia pineta con pino marittimo e pino domestico piantata dal Corpo Forestale dello Stato alla metà del Novecento con lo scopo di proteggere le aree coltivate dalla salsedine specialmente durante le mareggiate. Le sponde dei due fiumi sono ricche di boschi di pioppo, salice ed ontano e di canneti e  giunchi in particolare nell’Oasi di Persano che comprende anche un piccolo lago artificiale circondato da canneti. La Riserva ospita un gran numero di specie animali legate agli ambienti umidi. Oltre ad anfibi e rettili, come il tritone crestato e l’ululone dal ventre giallo, il Sele ospita la lontra, la cui presenza è indice di un’ottima qualità ambientale. Tra gli uccelli sono presenti l’airone cenerino, la gallinella d’acqua ed il germano realee il tarabusino.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA