22 febbraio

Lo Chef consiglia …

In TOSCANA si mangiano le frittelle di San Giuseppe …

Ingredienti

  • 250 g di farina
  • 2 uova
  • 60 g di zucchero
  • 2 cucchiai di olio
  • bicarbonato
  • vaniglia
  • scorza di limone
  • sale
  • olio

Preparazione
Versare in un tegame due bicchieri d’acqua, zucchero, due cucchiai di olio, la scorza grattugiata di un limone e due pizzichi di sale, mescolando il tutto.

Mettere al fuoco fino a bollitura e spegnere la fiamma.
Versare immediatamente la farina, mescolando ben bene fino ad ottenere una massa omogenea.
Quando l’impasto si sarà intiepidito, aggiungere le due uova mescolando ancora; ad impasto freddo aggiungere il bicarbonato e la vaniglia.

Portare a bollitura l’olio e aiutandosi con un cucchiaino, versare l’impasto a piccoli grumi; quando le frittelle si saranno gonfiate, rigirarle con la forchetta.

Man mano che con la schiumarola si tolgono le frittelle dall’olio, cospargerle di zucchero; servirle preferibilmente tiepide.

A proposito di …

Il Buristo è un insaccato di maiale diffuso in tutta la TOSCANA …

Il buristo è un insaccato di maiale tipico della Toscana e ha la struttura di un grosso wurstel dalla forma irregolare.
Si produce con la cotenna e la testa del maiale, che vengono fatti bollire in un pentolone con l’aggiunta di limoni, bucce d’arancia, salvia, prezzemolo e aglio.
L’impasto viene quindi raccolto in un sacco e fatto nuovamente cuocere, fino a raggiungere la consistenza di un salame.

La parola buristo, molto probabilmente deriva dal tedesco wurst; è conosciuto fin dai tempi dell’Antica Roma, quando veniva mangiato in onore di Fauno, dio dei boschi.

Solitamente si consuma fresco o cotto alla brace, accompagnato dalla polenta.

Andiamo a …

Visitiamo MONTEROTONDO MARITTIMO, città della TOSCANA …

Monterotondo Marittimo è un centro abitato della Provincia di Grosseto, situato sulle colline a 500 metri di altezza. Ha come frazioni luoghi abitati che si trovano in pianura. Il borgo si trova sulle Colline Metallifere ed ha un clima invernale rigido. La popolazione vive di agricoltura e di piccolo artigianato. Nel passato questo era un territorio conteso tra diverse famiglie nobili e pertanto vi si costruivano diversi punti fortificati. All’inizio Monterotondo diventa feudo dell’Abbazia di Monteverdi e in seguito passa sotto il controllo della famiglia Alberti. Dopo diverse vicende la città diventa dominio di Siena e tale rimane fino alla metà del Cinquecento quando tutta la Toscana diventa un Granducato sotto il potere dei Medici. A Monterotondo vi sono monumenti molto validi: la Chiesa di San Lorenzo, la Chiesa di Santa Maria Assunta, il Palazzo Comunale e il Palazzo delle Logge.

Visitiamo …

Non perdetevi la Riserva dell’Abetone, in TOSCANA …

La Riserva Naturale Biogenetica Statale Abetone interessa un’area caratterizzata da foreste di abete e faggio nel Comune dell’Abetone nell’Appennino Pistoiese. I boschi formati principalmente da abete bianco, abete rosso e faggio, rivestono la superficie senza lasciare radure. Sono stati impiantati secoli fa per produrre legname e un’attenta lavorazione, dopo che il taglio era stato abbandonato, li ha trasformati in boschi di piante ad alto fusto di grande bellezza. Il sottobosco è costituito da maggiociondolo, salice, sorbo degli uccellatori, ed altre specie. La Riserva di Abetone ha lo scopo di conservare un ecosistema adatto per l’abete bianco locale, per migliorarne le caratteristiche e per produrre semi da destinarsi a nuovi impianti boschivi. All’interno della Riserva c’è un Orto Botanico Forestale che ospita piante tipiche dell’Appennino di grande interesse scientifico, molte delle quali sono oggi in via di estinzione. La fauna è quella tipica dell’Appennino Centro-Settentrionale: lepre, scoiattolo, ghiro, puzzola, marmotta, faina, capriolo; fra i volatili: il picchio, il colombaccio, la poiana, la beccaccia e il tordo bottaccio.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA