21 febbraio

Lo Chef consiglia …

Un goloso dessert della SICILIA è la cassata siciliana…

Ingredienti

  • pan di spagna

per la crema di ricotta

  • 1,2 kg di ricotta di pecora
  • 250 g di zucchero
  • 100 g di gocce di cioccolato
  • una bustina di vanillina

per la pasta reale

  • 200 g di farina di mandorle
  • 200 g di zucchero
  • 50 ml di acqua

per la bagna

  • 1/2 bicchiere di marsala o maraschino
  • 150 ml di acqua
  • 50 g di zucchero

per la glassa

frutta candita varia

250 g di zucchero a velo

5/6 cucchiai di acqua

Preparazione
Per preparare la crema, mettere la ricotta a sgocciolare in un colino e riporla in frigorifero finché non avrà perso il siero; quindi setacciarla, mescolarla per bene in una terrina insieme allo zucchero e alla vanillina, aggiungendo le gocce di cioccolato.

Intanto, preparare la pasta reale, sciogliendo lo zucchero insieme all’acqua fredda e portare a bollore. Spegnere il fuoco e aggiungervi la farina di mandorle. Amalgamare bene fino a che il composto non avrà assunto una consistenza compatta, liscia e morbida che tenderà a staccarsi dalle pareti del tegame.

Bagnare il tavolo con l’acqua e versarvi la pasta reale ottenuta. Quando questa si sarà intiepidita, lavorarla un altro po’ per renderla ancora più liscia e omogenea.
Stendere con un mattarello la pasta reale fino a ottenere una sfoglia spessa 5 mm circa.
Tagliare questa in tanti trapezi alti quanto il bordo della tortiera su cui andrà composta la cassata siciliana.

Tagliare il pan di Spagna in tre dischi. Rivestire con il primo disco il fondo della tortiera tonda su cui andrà composta la cassata siciliana. La parte chiara del disco di pan di Spagna deve essere rivolta verso il fondo. Ricavare dei trapezi dal secondo disco di pan di Spagna e rivestire con essi le sponde della tortiera, alternandoli a incastro con i trapezi di pasta reale, e sempre avendo cura che la parte chiara del pan di Spagna sia rivolta verso le sponde.

Inzuppare il tutto con la bagna di zucchero sciolto in acqua e Marsala, versare e spalmare la crema di ricotta all’interno della tortiera e chiudere con il pan di Spagna rimasto.

Mettere la cassata siciliana in frigo per almeno un paio d’ore.
Dopodiché capovolgere il dolce su di un piatto da portata e spalmarne l’intera superficie con una glassa ottenuta sciogliendo lo zucchero in acqua calda. Lasciare solidificare la glassa e, infine, guarnire artisticamente la cassata siciliana con la frutta candita scelta.

A proposito di …

Un buonissimo street food è l’Iris, tipico della SICILIA …

L’Iris è una preparazione di pasta lievitata, facilmente reperibile tra le strade palermitane. È una ciambella di forma rotonda con un ripieno di ricotta, zucchero e cioccolato.

La sua storia è particolare: il pasticcere Lo Verso creò questo dolce in occasione dell’opera Iris di Mascagni, che si svolse a Palermo nel 1901.
Il dolce ebbe talmente tanto successo che il pasticcere fu costretto a cambiare il nome del suo negozio in Iris, che divenne il punto di incontro per l’aristocrazia palermitana che faceva colazione con caffè e Iris.

Andiamo a …

Visitiamo SANT’AGATA DI MILITELLO, in SICILIA …

La città di Sant’Agata di Militello si trova in Provincia di Messina e fa parte del Parco dei Nebrodi. Si trova in una posizione che le consente di svolgere un ruolo di rilievo per comunicazioni, servizi e scambi commerciali. La città ha svolto sempre attività notevole di pesca ed oggi è un centro balneare che attira molti turisti. Il centro abitato nel Medioevo si sviluppa intorno ad una torre di avvistamento e la baronia passa sotto il controllo della famiglia Vinciguerra. Nel secolo XVI si costruisce un fortino di difesa militare e la Famiglia Gallego ottiene in feudo tutto il territorio intorno a Sant’Agata. Questi feudatari costruiscono prima il Palazzo intorno alla Torre e poi il Castello di difesa. Nell’Ottocento il feudo passa ai Principi di Trabia. Nel corso del secolo XIX con l’arrivo della ferrovia Sant’Agata amplia la sua attività e la sua importanza. Sono molto interessanti gli edifici realizzati dai Gallego citati prima.

Visitiamo …

Direttamente sotto il vulcano, nasce il Parco dell’Etna, in SICILIA …

  L’Etna non è soltanto il vulcano attivo più alto d’Europa, ma una montagna dove sono presenti colate laviche recenti, in cui ancora non si è insediata alcuna forma di vita, e colate antichissime su cui sono cresciuti importanti boschi o sono state introdotte coltivazioni particolari. Per proteggere questo ambiente naturale unico e lo straordinario paesaggio circostante è stato istituito il Parco dell’Etna, che presenta zone a diverso livello di protezione che vanno dalla riserva integrale nelle aree prive si insediamenti alla riserva normale dove sono presenti attività agricole. Le attività umane e la caccia hanno provocato la scomparsa di lupi, cinghiali e caprioli, ma restano ancora i predatori più piccoli come la volpe, il gatto selvatico, la martora. Moltissimi sono gli uccelli ed in particolare i rapaci  come lo sparviero, la poiana, il gheppio, il falco pellegrino e l’aquila reale. Aironi, anatre ed altri uccelli acquatici si possono osservare nel lago Gurrida, unica distesa d’acqua del parco. La flora del Parco, estremamente varia e ricca, è condizionata dall’attività del vulcano, dal variare della temperatura e delle precipitazioni. Partendo dal basso si trovano viti, noccioli, olivi, alberi da frutto  e pistacchi. Poco più in alto ci sono  i boschi di querce e castagni. Intorno ed anche oltre i 2.000 metri troviamo il Faggio e la betulla. Al di sopra dei boschi il paesaggio è caratterizzato da formazioni di spino santo che offrono riparo ad altre piante come il senecio, la viola e il cerastio. Tra i  2.450 ed i 3.000 metri si stende il deserto vulcanico dove nessuna forma vegetale riesce a mantenersi in vita.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA