18 febbraio

Lo Chef consiglia …

Un buon dolcetto è il Gatò di Vicenza prodotto in VENETO …

Ingredienti

Per il gatò

  • 170 g di albumi
  • 170 g di zucchero semolato
  • 170 g di mandorle con buccia
  • 100 g di tuorli
  • 180 g di zucchero semolato
  • 5 g di farina 00
  • 10 g di maizena
  • 1 dl di Marsala
  • 1 dl di vino bianco
  • crema pasticcera

Per la finitura

  • 200 g di granella nocciole
  • 50 g di zucchero a velo
  • mandorle

Preparazione
Montare a neve gli albumi con lo zucchero e incorporarli con le mandorle tritate.
Mettere il tutto in una tasca da pasticcere e formare, su un foglio di carta da forno, 3 dischi di diametro di 16 cm.
Cuocere nel forno già caldo a 210°C per circa 15minuti.

Nel frattempo, in una casseruola, lavorare i tuorli con zucchero, farina e maizena, il Marsala e il vino bianco fino ad ottenere un composto omogeneo.
Accendere il fuoco e portare a ebollizione mescolando dolcemente.
Versare lo zabaione cotto in una pirofila e coprirlo con pellicola per alimenti.
Una volta freddo, conservarlo in frigorifero.

In una tortiera, posizionare sul fondo un disco di meringa e coprirlo con un centimetro di crema pasticcera e di zabaione.
Coprire con un altro disco e farcire di nuovo, chiudendo il dolce con il terzo disco.

Mettere in freezer per una notte, poi sformare il dolce.
Spalmare con la crema rimasta il bordo e far aderire la granella di nocciole.

Rimettere in frigo per un’ora e servire, decorando con lo zucchero a velo e le mandorle.

A proposito di …

Gustiamo insieme un salume particolare del VENETO, la sopressa di Vicenza …

La sopressa vicentina è un salume tipico della provincia di Vicenza, realizzato con carne di maiale.
Si ottiene insaccando le migliori carni di suino e aromatizzandole con sale, pepe e diverse spezie.
Al taglio, la fetta è compatta, morbida con un impasto che mostra il perfetto equilibrio tra le parti grasse e quelle magre.
Il sapore è delicato ma speziato, leggermente pepato con note di aglio.

La sopressa è stata rappresentata anche in un dipinto di Jacopo da Bassano, del 1577, per testimoniare che la sua presenza è molto antica.

Andiamo a …

Visitiamo CALDOGNO, città del VENETO …

Caldogno è un piccolo comune della Provincia di Vicenza da sempre al centro di intensa attività agricola per merito di un territorio pianeggiante e ricco di acqua. Non si hanno molte notizie di insediamenti preistorici anche perché in quei tempi il territorio era pieno di paludi. I Romani conquistano Vicenza e la zona diventa importante perché lì passa la Via Postumia costruita nel 148 a.C. Essi realizzano un grandioso acquedotto che arriva a Vicenza e dell’acqua ne gode anche Caldogno. Durante il Medioevo la città passa sotto diverse dominazioni e lì si costruisce un castello per difendersi dai nemici. Caldogno rimane sotto il controllo di Ezzellino III e poi di Padova ed infine di Venezia. La storia della città si lega molto a quella della famiglia Caldogno che rimane feudataria di buona parte del suo territorio. Monumenti interessanti sono la Chiesa di San Giovanni, la Chiesa di Sant’Urbano, Villa Caldogno e Villa Fogazzaro-Arnaldi.

Visitiamo …

Il Parco locale Adige, in VENETO, prende il nome dal famoso fiume …

Il 28 febbraio 2005 il Consiglio Comunale ha istituito il Parco dell’Adige, un’area naturale protetta di interesse locale, che comprende la fascia fluviale a Nord e a Sud della città collegate da percorsi lungo il fiume: dalla diga del Chievo alle aree del Boschetto, del Giarol Grande, del Bosco Buri. Questi percorsi sono collegati anche con i parchi urbani e in particolare con il Parco delle Mura. Per migliorare la possibilità di muoversi dentro il parco sono in costruzione piste ciclabili e viene garantita a tutti la possibilità di attraversare a piedi o in bicicletta i terreni agricoli di proprietà comunale. Nella primavera 2005 sono state poste a dimora 1.500 piante (quercia farnia, ontano nero, olmo campestre) nell’area denominata “Fondo Giarol Grande” situata nella parte Sud del Parco dell’Adige. La scelta delle piante rispecchia la vegetazione presente nella Pianura Padana nei secoli passati, il cosiddetto bosco planiziale. Tutto ciò è finalizzato a ricreare l’ambiente naturale originario. Il lavoro di forestazione è stato completato a fine autunno con altre 15.500 piante.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA