17 gennaio

Lo Chef consiglia …

Le OLIVE all’Ascolana, ottime come antipasti e note in tutte le MARCHE …

Ingredienti

Per il ripieno

  • 1 kg di olive Ascolane tenere senza nocciolo
  • 100 g di polpa di manzo
  • 100 g di polpa di maiale
  • 100 g di pollo
  • 30 g di mollica di pane
  • Mezza cipolla
  • Noce moscata
  • 80 g di Parmigiano reggiano
  • Mezza scorza di limone
  • 1 pizzico di chiodi di garofano in polvere
  • Una piccola carota
  • 1 sedano
  • 1 costa
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 uovo
  • Sale fino

Per l’impanatura

  • 2 Uova medie
  • Farina 00
  • Pangrattato

Preparazione
Tritare le verdure (cipolla, sedano, carota) e fare rosolare con 3 cucchiai d’olio, tagliare a dadini i tre tipi di carni e aggiungerle al soffritto; quando le carni saranno rosolate, salare, aggiungere il vino bianco e fare evaporare a fuoco dolce.

Togliere il composto dal fuoco e lasciarlo raffreddare, quindi successivamente macinarlo (usando il mixer); versare il tutto in una ciotola, quindi aggiungere chiodi di garofano, noce moscata, scorza di limone grattugiata e tutti i restanti ingredienti.
Impastare bene fino ad ottenere un composto morbido ma compatto e lasciarlo riposare per una mezz’oretta.

Riempire le olive con il ripieno ottenuto.

Preparare intanto tre ciotole contenenti separatamente: farina, uova sbattute e pangrattato. Passare ogni oliva prima nella farina, poi nell’uovo sbattuto e per ultimo nel pangrattato.

Quando saranno pronte lasciarle riposare al fresco per mezz’ora.

Ripetere l’operazione per la seconda volta.

A questo punto,friggere le olive all’ascolana in olio bollente, girandole fino a raggiungere una colorazione dorata; poi sgocciolarle e metterle su un piatto con carta assorbente.

Servire le olive calde.

A proposito di …

Le OLIVE tenere ascolane: un prodotto che ha fatto la storia degli aperitivi …

La zona di coltivazione delle olive ascolane tenere occupa 60 comuni della provincia di Ascoli Piceno.

Le sue origini sono molto antiche, infatti gli stessi Romani la apprezzavano particolarmente.

L’oliva ha un colore uniforme dal verde al giallo paglierino, il sapore è intenso.
Hanno una grandezza particolare, pesano 8-10 grammi e hanno una polpa molto tenera.

Andiamo a …

Visitiamo OFFIDA, città delle MARCHE …

Offida è un piccolo comune collinare della provincia di Ascoli Piceno posto tra le valli dei Fiumi Tesino e Tronto. La città un tempo centro agricolo tradizionale negli ultimi decenni ha sviluppato le piantagioni di vite e olivo e incrementato attività industriali nel campo delle calzature, del cuoio e della piccola metallurgia. Già abitato dai Piceni, di quel territorio si comincia ad avere notizia nel VII secolo d.C., ma notizie storiche certe si hanno nel 1039 quando Offida passa sotto il controllo dell’Abbazia di Farfa. Subisce le lotte tra Fermo e Ascoli e per questo motivo nel suo territorio nascono grandi opere di difesa militare. Nel Cinquecento la città passa allo Stato dello Chiesa e vi rimane fino all’Unità d’Italia. Offida oggi è uno dei borghi italiani più belli e vanta lo splendore della Chiesa di Santa Maria della Rocca, della Chiesa Collegiata e del Monastero di San Marco.

Visitiamo …

Nelle MARCHE, esploriamo il Parco regionale del Conero …

Il monte Conero è l’unico promontorio roccioso della costa adriatica tra Trieste e il Gargano. Con i suoi 572 metri che si levano a picco sul mare forma un ambiente naturale straordinario. Del parco fanno parte, oltre al monte, anche la baia di Portonovo e le piccole spiagge ai piedi della collina. L’intero territorio è ricoperto da una fitta macchia mediterranea in cui sono presenti arbusti come il lentisco e il ginepro e fiori profumati come la ginestra e il citiso. Sul versante interno, a delimitazione delle aree coltivate ci sono filari olmi e pioppi. In alcune aree sono presenti boschi di pino d’Aleppo ricostruiti dopo la seconda guerra mondiale. Molto interessanti, dal punto di vista naturalistico sono le zone umide di Portonovo e le dune di Marelli, con specie vegetali ad alto rischio di estinzione tra cui la Silene notturna e il Papavero delle spiagge. La fauna del Parco del Conero, a causa della lunga presenza dell’uomo sul territorio, non è molto densa. Fra i mammiferi ci sono il tasso, la volpe, il riccio e piccoli roditori come il moscardino. A questi vanno aggiunti l’istrice, il capriolo, e lo scoiattolo, arrivati per espansione spontanea grazie all’istituzione del Parco e alle conseguenti leggi di tutela della fauna. Molto numerose sono le specie di uccelli che vivono e svernano sul Conero e tra questi una notevole quantità di rapaci come il falco pellegrino che nidifica sulle pareti rocciose.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA