Lo Chef consiglia …

I baicoli sono biscotti che si possono trovare solo in VENETO …

Ingredienti

• 500 g di farina bianca
• 50 g di burro
• 50 g di zucchero
• 15 g di lievito di birra
• 1 uovo
• latte
• sale

Preparazione
Versare la farina sul tavolo e mescolarla con lo zucchero.
In una ciotola, montare gli albumi a neve e unirli alla farina.
Sciogliere il lievito in poco latte e unirli al composto sul tavolo aggiungendo un pizzico di sale.

Lavorare il tutto aggiungendo un po’ di latte, quanto basta per ottenere una pasta consistente.
Coprire la pasta con un canovaccio e lasciarla lievitare per un paio d’ore.

Trascorso il tempo necessario, dividere la pasta in cinque panetti a forma allungata: disporli su una teglia e lasciar lievitare per un’altra ora e mezza.

A questo punto, accendere il forno a 200° e farli cuocere per 15 minuti o finché la pasta non si scurisce leggermente.

Lasciar raffreddare e riposare per due giorni, quindi affettare i dolci, dorarli qualche minuto nel forno caldo e gustarli tiepidi.

Andiamo a …

Visitiamo MESTRE, città del VENETO …

Mestre è stata fino al 1926 una città indipendente, poi è diventata parte del Comune di Venezia consentendo alla città lagunare di espandersi verso la terraferma. La cittadina si trova sul bordo interno della laguna ed è sempre stata il punto di partenza per raggiungere Venezia. In passato si utilizzava il suo porto, oggi da Mestre parte il Ponte della Libertà su cui corrono la ferrovia e la strada. Il nome della città compare per la prima volta in un documento imperiale scritto pochi anni prima del Mille. Un secolo dopo, un altro documento indica Mestre come sede  di un porto, di un castello e di una chiesa. Nel XIV secolo Venezia decide di prendere il controllo di Mestre, troppo importante via d’accesso alla terraferma. A quest’epoca risale la costruzione di una nuova fortezza che prende il nome di Castelnuovo. Viene anche scavato in laguna il Canal Salso che dal centro di Venezia arriva fino in centro a Mestre per favorire il trasporto delle merci in città. Un altro canale collega Mestre a Padova. Dal Cinquecento Mestre ha seguito la sorte di Venezia, diventando prima austriaca e poi italiana. Del passato restano solol’antichissima Torre dell’Orologio, una delle torri del castello di Mestre, e il Palazzo del Podestà.  Nel Novecento Venezia crea nel territorio di Mestre l’area industriale di Porto Marghera e la città cresce in modo disordinato. La zona di Punta San Giuliano che si affaccia sulla laguna è danneggiata da un forte inquinamento. Sui terreni di Punta San Giuliano ripuliti e resi di nuovo utilizzabili c’è oggi un grande parco.