13 febbraio

Lo Chef consiglia …

Un gustoso antipasto dell’EMILIA-ROMAGNA sono i chisolini …

Ingredienti

  • 500 g di Farina
  • Un bicchiere di Acqua
  • Olio extravergine d’oliva
  • 40 g di Lievito

Preparazione
Impastare energicamente farina, acqua, olio e lievito fino ad ottenere un composto morbido ed elastico.

Stendere l’impasto molto sottile, ricavarne dei rettangoli e friggerli in abbondante olio bollente per pochi minuti.

I chisolini si gonfieranno durante la cottura; scolarli e salarli.

A proposito di …

Il simbolo dell’EMILIA-ROMAGNA sono i cappelletti reggiani …

I cappelletti sono un tipo di pasta ripiena, che si ottiene tagliando la pasta all’uovo, al centro del quale viene posto il ripieno di formaggio e cappone. Vengono poi fatti cuocere nel brodo di pollo, e sono molto presenti sulle tavole emiliane durante il periodo di Natale.

Secondo la leggenda mitologica, un cuoco dell’Emilia-Romagna, rimanendo a bocca aperta dopo aver visto il corpo nudo di Venere, decise di riprodurre un particolare, cioè il suo ombelico.
La storia più realistica invece fa nascere il nome cappelletti per il fatto che ricordano la forma di un cappello medievale.

Andiamo a …

Un caratteristico borgo dell’EMILIA-ROMAGNA che stiamo visitando è Castellarquato …

Castell’Arquato è un piccolo comune della Provincia di Piacenza che conserva ancora le sue strutture medievali. Si trova in Val d’Arda sulle rive del fiume dello stesso nome. E’ una cittadina che basa la sua economia sull’agricoltura ed in particolare sulla produzione di vini di successo: Gutturnio, Bonarda e Barbera. Si ha notizia di Castell’Arquato nel secolo VIII quando il potente signore Magno sviluppa il borgo e alla sua morte lo dona al vescovo di Piacenza. Nel periodo successivo si hanno molti contrasti tra i vescovi di Piacenza e numerosi signori che vogliono il controllo del territorio. In diverse occasioni la città passa sotto il controllo dei Visconti di Milano.   In seguito diventa possedimento degli Sforza fino a 1707 quando diventa parte del Ducato di Parma e Piacenza e poi del Regno d’Italia. Diversi sono i monumenti della città: la Basilica di San Giovanni, Palazzo del Podestà, Palazzo Ducale, Rocca Viscontea e Torrione Farnese.

Visitiamo …

Non perdetevi il Parco regionale del Trebbia, in EMILIA-ROMAGNA …

Il Parco Regionale Fluviale del Trebbia tutela una trentina di chilometri del corso del Fiume da Rivergaro sino alla confluenza nel Po. Nel tratto di pianura le acque del fiume rallentano la loro corsa depositando grandi quantità di sabbia e ghiaia che formano grandi isole in mezzo all’acqua bassa. La quantità d’acqua presente nel fiume varia molto a seconda delle stagioni. Nei periodi piovosi il livello del fiume si alza e la corrente intacca le rive cancellando la vegetazione. Nei tratti di sponda meno esposti alla corrente si sviluppa una vegetazione stabile formata da prati in cui crescono numerose specie di orchidee e boschi di pioppo e salice. Dal punto di vista faunistico il Parco è caratterizzato da presenze di numerose specie di uccelli.
Il fiume Trebbia rappresenta, infatti, per molti uccelli migratori, un’importante via di transito e un luogo di sosta e nidificazione. Oltre a colonie di aironi e di sterne, sono presenti il martin pescatore e il coloratissimo gruccione. Tra gli uccelli più rari ci sono l’occhione e il corriere piccolo.  Nelle campagne lungo fiume spicca la presenza dei diversi castelli, legati alla storia del territorio. Tra questi c’è il bellissimo castello di Rivalta, costruito vicinissimo al letto del fiume.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA