5 gennaio

Lo Chef consiglia …

Il secondo piatto più famoso della LOMBARDIA: la cotoletta alla milanese …

Ingredienti

  • 4 costolette di vitello con l’osso
  • 2 uova
  • pangrattato
  • 100 g di burro
  • 1 limone
  • sale
  • pepe

Preparazione
Sbattere le uova e peparle.

Incidere le costolette lungo il bordo, per evitare che si arriccino durante la cottura, poi immergerle nelle uova, bagnandole bene; quindi passarle nel pangrattato, facendo in modo che si coprano bene di briciole.

Sciogliere il burro nella padella, facendolo scaldare fino a quando diventerà color nocciola, quindi friggervi le cotolette, girandole una sola volta a metà cottura: dovrebbero essere sufficienti 6-8 minuti per lato.

Togliere le cotolette dalla padella, salarle e servirle calde.

A proposito di …

Il Taleggio: il formaggio tipico della LOMBARDIA …

Il Taleggio può essere prodotto solamente in tre regioni del Nord Italia, specialmente in Lombardia. È un formaggio molle, grasso e di latte vaccino.
La crosta è sottile e morbida di colore rosa con tipica muffa.
Il suo sapore è dolce, leggermente aromatico con un gusto di tartufo.

Andiamo a …

Visitiamo VAPRIO D’ADDA, operosa città della LOMBARDIA …

Vaprio d’Adda è una piccola città posta sul fiume che segna il confine tra le province di Milano e di Bergamo. Probabilmente era un insediamento romano importante per un ponte che collegava le due sponde dell’Adda. Durante il Medioevo è una città importante perché ha una funzione difensiva insieme alle città di Trezzo e di Cassano. Proprio per questo motivo il suo castello si distrugge e si ricostruisce diverse volte. Vaprio decade durante la dominazione spagnola ma rinasce all’epoca di quella austriaca per le sue attività imprenditoriali. Nell’Ottocento la città e la sua zona diventa un fiorente centro tessile che aumenta il benessere degli abitanti. I luoghi di interesse culturale sono la Chiesa di San Colombano, e la Chiesa di San Nicolò costruita su progetto di Luigi Cagnola. Di grande valore sono anche la Villa Melzi e la Villa Castelbarco.

Visitiamo …

In LOMBARDIA visitiamo il grande Parco Nazionale Stelvio …

Il Parco nazionale dello Stelvio, istituito nel 1935, è uno dei più antichi parchi naturali italiani. È nato allo scopo di tutelare la flora, la fauna e le bellezze del paesaggio del gruppo montuoso Ortles-Cevedale, nelle Alpi centrali e di promuovere lo sviluppo di un turismo sostenibile nelle vallate alpine della Lombardia, del Trentino e dell’Alto Adige. Dentro i suoi confini si possono ammirare ghiacciai, alpeggi, ampie distese boschive, aree coltivate, villaggi e paesi. La notevole estensione del parco che dai 650 m giunge fino ai quasi 4000 m di altezza dell’Ortles, permettono la presenza di differenti e caratteristici ecosistemi: dai luoghi umidi ricoperti da ontani ai boschi di betulle, per giungere alle foreste di conifere formate abete rosso e larice che si spingono oltre i 2000 m di quota in tutte le valli del parco. Oltre il bosco si trovano boscaglie di pino mugo e vaste estensioni di rododendri. Sopra i 2500 metri ci sono i prati alpini ricchi di fiori rari come le genziane e le stelle alpine. Sulle ghiaie ai bordi dei ghiacciai fioriscono il rarissimo ranuncolo dei ghiacciai e la soldanella.
In tutti i settori del Parco Nazionale dello Stelvio vivono numerosi esemplari appartenenti alla fauna alpina, ad esclusione dei grandi predatori estinti ad opera dell’uomo. Troviamo branchi di cervi che prediligono i boschi fitti e ci sono i caprioli che vivono ai bordi di essi. Salendo di quota si vedono i camosci ed in alcune valli sono tornati gli stambecchi. Non mancano la volpe, la marmotta, l’ermellino e gli scoiattoli. Nei boschi vivono anche il picchio, il gallo cedrone ed il gufo. Sui prati alti si trovano il gracchio corallino e il corvo imperiale. Diverse coppie di aquile reali si sono insediate nidificando su pareti vertiginose e da qualche tempo è possibile avvistare anche il gipeto o avvoltoio degli agnelli.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA