1 febbraio

Lo Chef consiglia …

Un buon dolce della PUGLIA salentina è il fruttone …

Ingredienti

per la pasta

  • 500 g di farina 00
  • 200 gr di zucchero semolato
  • 250 gr di margarina
  • 4 tuorli d’uovo
  • 1 lievito di birra
  • buccia di limone grattugiata finissima
  • vaniglia

per il ripieno

  • marmellata di pere o cotognata
  • 300 gr di mandorle bianche sbucciate e tritate
  • 200 gr di zucchero semolato
  • cannella
  • 4 uova

per la copertura

  • 250 gr di cioccolato fondente
  • 50 gr di burro

Preparazione
Preparare la pasta frolla, disponendo la farina su un piano da lavoro e formando un buco al centro: aggiungere margarina, zucchero, tuorli d’uovo, lievito e vaniglia; continuare ad impastare fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. A questo punto, avvolgerlo nella pellicola e lasciarlo riposare in frigo.

Nel frattempo, preparare il ripieno: tritare finemente le mandorle, montare a neve gli albumi delle uova e sbattere i tuorli a parte.
Aggiungere cannella e zucchero, incorporandoli alle mandorle. Unire i tuorli e, molto lentamente, gli albumi.

Ritirare la pasta frolla dal frigo e stenderla con un mattarello.
Mettere la pasta frolla in piccole formine, facendola aderire bene alle pareti, aiutandosi con i pollici.
Creare un buco al centro per poter inserire il ripieno: prima un sottile strato di marmellata, poi la crema di mandorle.

A questo punto, ricoprire con un altro strato di pasta frolla; spennellare la superficie con un uovo sbattuto e infornare per circa 15 minuti a 180°.

Una volta pronti, sfornarli e lasciarli raffreddare.

Nel frattempo, sciogliere il cioccolato con il burro e versarlo sui dolcetti per glassarli.
Attendere che si solidifichi e servire.

A proposito di …

Fresca e bianca è la burrata, il goloso formaggio della PUGLIA …

La burrata è un formaggio fresco, a base di latte di mucca, molto simile alla mozzarella, che viene prodotto esclusivamente in Puglia.

La sua storia nasce nel 1956 quando, il pastore Lorenzo Bianchino, non riuscendo a portare in città il latte a causa di una fortissima nevicata, creò una specie di sacchetto con la pasta della mozzarella, in cui conservare la panna e la mozzarella sfilacciata, da sempre chiamata stracciatella.
L’idea fu subito apprezzata da tutti e nacque così la burrata.

Solitamente viene mangiata a crudo, per gustarsi il suo sapore ricco di latte e panna, ma non è raro utilizzarla nelle insalate, abbinandola ai pomodori.

Andiamo a …

Visitiamo LECCE, storica città della PUGLIA …

La città di Lecce è uno dei capoluoghi di provincia della Puglia. Da sempre impegnata nell’agricoltura, ancora oggi fonda la sua ricchezza economica su colture specializzate di viticoltura e olivocoltura, ma sviluppa anche un’intensa attività turistica. Già abitata dai Messapi, la città passa al dominio di Roma nel III secolo a.C. e i Romani vi lasciano monumenti significativi. Nel Medioevo subisce numerose invasioni, ma acquista molta importanza commerciale sotto i Normanni. Nel XVI secolo a causa di numerosi assalti dei Turchi si creano in città numerose opere di difesa. Il periodo di maggiore ricchezza di Lecce è il Seicento per il suo importante ruolo negli scambi commerciali e proprio in questa epoca si costruiscono molte chiese ed edifici tanto che essa diventa la regina del barocco. Tra le numerose opere d’arte si citano: Il Duomo, la Basilica di Santa Croce, la Torre di Bellolungo, l’Anfiteatro Romano e il Teatro Romano.

Visitiamo …

In PUGLIA, visitiamo il verdissimo Parco regionale Bosco Incoronata …

Il Parco naturale regionale Bosco Incoronata è una piccola area naturale protetta istituita nel 2006, a circa 12 chilometri dalla città di Foggia, nel cuore del Tavoliere delle Puglie per salvare un’area coperta da vegetazione naturale all’interno di un territorio intensamente coltivato. Il Bosco Incoronata è uno dei pochi boschi planiziali (di pianura) rimasti sul territorio nazionale. I boschi planiziali un tempo coprivano per intero le maggiori pianure italiane ed europee, ma sono stati distrutti quasi totalmente per fare posto alle coltivazioni. Il bosco Incoronata, attraversato dal Torrente Cervaro, presenta lungo il corso d’acqua una vegetazione composta di Pioppi, Salici e Olmi, piante alte e flessibili, capaci di resistere alle piene del torrente. Man mano che ci si allontana dal torrente compaiono querce, carpini e frassini. Il sottobosco è formato da pungitopo, rosa selvatica e biancospino. Dove il bosco ha subito danni per incendi o tagli sono state piantate specie estranee al territorio come il pino d’Aleppo, l’eucalipto e la robinia. La fauna selvatica del Bosco Incoronata è molto differenziata grazie alla ricchezza di habitat presenti nell’area protetta. Tra i sentieri del Bosco è possibile ascoltare il “tambureggiare” del Picchio Verde o scoprire le impronte della Volpe, del Tasso e della Faina. Se si rivolge poi lo sguardo verso l’alto, sarà facile osservare il volo della Poiana, del Nibbio Bruno, del Biancone. Interessante, infine, il dormitorio invernale di Gufo comune, scoperto nel 2004 dai ricercatori definito uno dei più grandi d’Europa con circa 80 individui riuniti insieme su pochi alberi.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA