28 maggio

Leggiamo …

Da “Il marchese di Roccaverdina” LUIGI CAPUANA ci descrive i momenti di “La follia del marchese” …

Il romanzo racconta la vicenda del marchese del titolo che ha come amante una contadina, Agrippina Solmo, che egli fa sposare ad un contadino. Egli uccide per gelosia quest’uomo e del delitto subisce la condanna un innocente. Con il passare degli anni in marchese va incontro al fallimento e per il rimorso dell’omicidio e della condanna di un innocente, colpito da ebetismo non riconosce nessuno neanche l’antica amante. In questo brano vi è la descrizione della parte conclusiva della vicenda.

Il dottore si era lusingato che la vista di quella donna avesse potuto produrre qualche crisi nello stato d’animo del demente; ma aveva dovuto disingannarsi. Il marchese, fissatala con quegli sguardi smarriti dove la pupilla sembrava già coperta da un leggero strato di polvere, era stato zitto alcuni istanti, concentrato, quasi frugasse in fondo alla memoria per trovarvi un lontano ricordo; poi, indifferente, aveva ripreso il triste ritmo dei suoi gridi: ”Ah! Ah! Oh! Oh!” agitando la testa, lasciando colare dagli angoli della bocca la bava che Agrippina Solmo, pallida come una morta, coi neri capelli in disordine, buttata per terra la mantellina, si era messa ad asciugargli, senza una parola, senza una lagrima, con un pietoso stupore negli occhi che non si staccavano dal viso sfigurato del suo benefattore; non lo chiamava altrimenti. Aveva pregato di restare là l’intera nottata. E lo aveva vegliato, ripulendogli le labbra, in piedi davanti al letto, non sentendo stanchezza, con un groppo di pianto che la soffocava e in certi momenti le annebbiava la vista, ma non giungeva a prorompere; con le mani dolorosamente incrociate , e il petto ansante di angoscia a quel continuo agitare della testa con cui il marchese accompagnava gli “Ah! Ah! Oh! Oh!” quando le allucinazioni gli concedevano qualche ora di tregua.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Paese che vai usanza che trovi

MODO DI DIRE
Tagliare la corda: Andarsene rapidamente.

Biografia …

Il 28 MAGGIO 1838 nasce LUIGI CAPUANA, grande scrittore e teorico del Verismo …

Luigi Capuana è il vero teorico del Verismo italiano, dato che prende spunto dal Naturalismo francese e mira ad adattarlo per descrivere le condizioni sociali della sua Sicilia. Nasce a Mineo, vicino a Catania, 1l 28 maggio 1839 e dopo gli studi diventa docente universitario a Roma e a Catania. La sua ricerca di innovazione letteraria è incessante e si impegna ad applicare alla narrativa un metodo scientifico di analisi sociale e psicologica. La sua produzione si presenta molto vasta dato che scrive raccolte di novelle, “Appassionate” e “Paesane”, romanzi, “Giacinta” (1879) e “Il marchese di Roccaverdina” (1901), saggi letterari e opere teatrali. I migliori risultati della sua narrativa sono quelli di ambientazione siciliana, con protagonisti umili contadini che manifestano passioni elementari ed irruente frutto di istinto e di convenzioni sociali ataviche. Rispetto a Verga, Capuana non rinuncia ad un approfondimento psicologico dei suoi personaggi, come avviene soprattutto nel romanzo “Il marchese di Roccaverdina”, il cui protagonista tra delitto, pentimento e ansia della possibile pena diventa pazzo. Capuana muore a Catania il 29 novembre 1915.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA