28 gennaio

Leggiamo …

Dalla raccolta “Poesie” di ROBERTO ROVERSI si presenta la poesia “Mi fermo un momento a guardare” …

Da “Poesie”:
Mi fermo un momento a guardare(1)

Non correre. Fermati. E guarda.
Guarda con un solo colpo dell’occhio
la formica vicino alla ruota dell’auto veloce
che trascina adagio adagio un chicco di pane
e così cura paziente il suo inverno.
Guarda. Fermati. Non correre.
Tiro il freno alza il pedale
abbassa la serranda dell’inferno.
Guarda nel campo fra il grano
lento e bianco il fumo di un camino
con la vecchia casa vicino al grande noce.
Non correre veloce. Guarda ancora.
Almeno per un momento.
Guarda il bambino che passa tenendo la madre
per mano
il colore dei muri delle case
le nuvole in un cielo solitario e saggio
le ragazze che transitano in un raggio di sole
il volto con le vene di mille anni
di una donna e di un uomo venuti come Ulisse
dal mare.
Fermati. Per un momento. Prima di andare.
Ascoltiamo le grida d’amore
o le grida d’aiuto
il tempo trascinato nella polvere del mondo
se ti fermi e ascolti non sarai mai perduto.

Note

  1. Roversi invita l’uomo, abituato a vivere la vita frenetica di oggi, a fermarsi e a guardare le piccole cose della vita, ad ascoltare gli altri, a gioire con loro e, se necessario, ad aiutarli.

Biografia …

Il 28 GENNAIO 1923 nasce ROBERTO ROVERSI, noto e apprezzato scrittore e uomo di cultura bolognese …

Roberto Roversi nasce a Bologna il 28 gennaio 1923, molto giovane partecipa alla Resistenza e nel dopoguerra inizia la sua attività di libraio, di poeta, di scrittore e punto di riferimento della cultura della sua città. Nel 1955 fonda insieme a Pier Paolo Pasolini la rivista “Officina” per favorire il dibattito su problemi di politica e di cultura al quale partecipano molti intellettuali. La sua “Libreria Palmaverde” diventa anche casa editrice e luogo di incontro per confronti culturali. Scrive anche testi di canzoni famose come “Anidride solforosa” interpretata da Francesco De Gregori. Vasta la produzione letteraria di Roversi e di essa si segnalano: i romanzi “Registrazioni di eventi” (1964) e “I diecimila cavalli” (1976) e le raccolte di versi “Poesie” (1942) e “Poesie per l’amatore di stampe”. Nelle sue opere Roversi si pone sempre il problema sociale degli esclusi e si batte per ottenere più giustizia nel Paese. La sua è una battaglia che punta ad una conquista di equità per tutti coloro che vivono ai margini e che chiedono non di sopravvivere ma di vivere con dignità. Per questo suo impegno civile riceve sempre sostegno e riconoscimenti da personalità importanti della cultura italiana. Roversi muore a Bologna il 14 settembre 2012.

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Bisogna dire pane al pane e vino al vino

MODO DI DIRE
Andare al diavolo: Finire male: Andare in rovina.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA