28 febbraio

Leggiamo …

Da “Avvento notturno” di MARIO LUZI si giudica molto interessante la poesia “Avorio” …

Per superare l’angoscia di un amore finito il poeta si rifugia nel sogno e nella fuga in paesaggi lontani nel tempo e nello spazio: nel mito antico o in terre esotiche ricostruite con la fantasia.

Parla il cipresso equinoziale, oscuro
e montuoso esulta il capriolo,
dentro le fonti rosse le criniere
dei baci adagio lavan le cavalle(1).
Giù le foreste vaporose immensi
alle eccelse città battono i fiumi
lungamente, si muovono in un sogno
affettuose vele verso Olimpia(2).
Correranno le intense vie d’Oriente
ventilate fanciulle e dai mercati
salmastri guarderanno ilari il mondo(3).
Ma dove attingerò io la mia vita
ora che il tremebondo amore è morto?(4)
Violavano le rose l’orizzonte,
esitanti città stavano in cielo
asperse di giardini tormentosi,
la sua voce nell’aia era una roccia
deserta e incolmabile di fiori(5).

Note

  1. un paesaggio evanescente con oggetti concreti: il cipresso che divide, il capriolo nell’oscuro bosco,  le cavalle al tramonto
  2. una fuga sognata verso il mito (Olimpia) accentuata dall’immagine delle vele e dai fiumi che portano lontano
  3. un viaggio verso un Oriente esotico, che avverrà nel futuro, ma  il tempo è irreale e si confonde con il passato
  4. sconsolata riflessione di mancanza di prospettive per la fine dell’amore
  5. anche questo paesaggio fantasioso indica la perdita della felicità  ricordata con rimpianto nostalgico.

Biografia …

Il 28 FEBBRAIO 2005 muore MARIO LUZI, uno dei più grandi poeti del Novecento …

Mario Luzi nasce a Firenze il 20 ottobre 1914 e fin da giovane si dedica alla produzione poetica che si può definire vasta e molto varia. Egli infatti segue un’evoluzione stilistica che accompagna anche un suo cambiamento umano e ideologico significativo. Numerosissime le raccolte poetiche pubblicate attraverso le quali si può comprendere il cammino della sua esperienza. Luzi per i suoi meriti culturali riceve la nomina a senatore a vita nel 2004 e muore il 28 febbraio 2005. La prima fase della sua poesia si può inserire nell’esperienza “ermetica”, per la tendenza ad una certa oscurità di significato. Egli infatti lega le immagini ad una propria esperienza sentimentale e solo con l’analogia stabilisce una connessione dell’espressione con intime sensazioni.  Dopo la fine della guerra Luzi indirizza la sua riflessione verso una meditazione religiosa con la quale cerca una risposta alla crisi dei valori, alla difficoltà di relazioni tra le persone, all’esasperato allontanamento dell’uomo dalla natura. Delle sue raccolte sono da ricordare “Avvento notturno” (1940), “Quaderno gotico” (1947), “L’idea simbolista” (1957).

Scopriamo la lingua …

PROVERBIO
Occhio non vede, cuore non duole

MODO DI DIRE
Cercare rogne: Crearsi dei problemi.

VOCABOLARIO GENERALE
VOCABOLARIO CUCINA